Barak uomo di Coppa spalanca la porta ai quarti di Conference

Il ceko ancora a segno in una partita noiosa e giocata male. Solito finale-brivido dopo il pareggio degli israeliani

Paolo
Paolo Pellegrini
14 marzo 2024 22:48
Barak uomo di Coppa spalanca la porta ai quarti di Conference
Foto di Fabio Vanzi

Domanda: che Fiorentina sarebbe… o meglio, sarebbe la Fiorentina di quest’anno senza un finale da angoscia o da infarto? No, perché i numeri dicono: 17 tiri contro 4 (ma solo 3-2 negli specchi delle porte), 58 a 42 di possesso, 7 calci d’angolo a zero. E però, alla fine è 1-1, e dall’87’ al 95’ il Franchi ha visto i sorci verdi, dopo che il Maccabi Haifa s’era presentato di rado in zona Terracciano, sì, è vero, gli è stato annullato un gol nel primo tempo ma il fuorigioco segnalato era pure nettissimo, se c’è stata verifica al Var è durata un amen.

Insomma, un altro finale da brivido. Menomale che si giocava sui 180 minuti (e rotti), e alla fine il conto fa 5-4 per la Fiorentina. Ma col pensiero alla Roma (e non solo) quegli otto minuti non sembravano passare mai, gli israeliani rivitalizzati e ringarzulliti dopo il sonno e la noia mortale del primo tempo e di parte della ripresa eran tutti di qua dalla linea di mezzeria, ogni tocco dei viola sembrava porgere sul piatto chance pericolose, qualche singolare svarione anche di giocatori in genere lucidi e attenti faceva temere bufere, visto che pure Terracciano sul gol ci ha messo del suo con una movenza che più goffa non si può su un tiro sì da dentro area – del solito Khalaili, mannaggia a lui – ma non certo irresistibile.

Ah, tra parentesi, anche questo, come la zuccata di Aouar con la Roma, nasce per caso, perché Goldberg riesce a servirlo bene dopo una scivolata, ma intanto Quarta e Ranieri, ahiloro, erano a caccia di farfalle, probabilmente.

Ci ha pensato Barak, qualcuno ha subito scritto sui social “invece che Conference, chiamiamola Coppa Barak”, con una striscia che ormai dura dall’anno passato, do you remember Basilea? Un bel colpo di testa su un crossettino invitantissimo ben confezionato da Faraoni, al quale va riconosciuto il merito di avercela sempre messa tutta, benché con varie sfasature. Foto di tutta la squadra, del resto. Anche Barak fino al momento del gol non era parso in gran serata, ma è un dato che fotografa la prova di tutto l’insieme.

Sì, certo, primo tempo in controllo e con pochi affanni, se si escludono dieci minuti di fiammata degli ospiti, guardacaso nel finale del parziale quando era arrivato anche quell’inutile gol che si diceva, complice un altrettanto inutile fallo di Biraghi sulla tre quarti. Bene: in controllo e pochi affanni, ma senza costruire un pericolo uno. Anzi, perdendosi in un palleggio a maglie strette negli affollatissimi ultime trenta metri del Maccabi che difendeva con due linee da 6 e 4, e allora ti capitava di vedere paradossi tipo tre uomini – Belotti davanti, poi Gonzalez e Barak – inutilmente uno dietro l’altro.

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Certo, se intorno al 70’ Sottil non avesse sparacchiato in curva, solo davanti al portiere ad appena due metri, una golosissima imbeccata nata da un contrasto in area si sarebbe ragionato di tutt’altro, hai voglia a golletti di Khalaili e gaffe di Terracciano. Ma questa è la Fiorentina, quest’anno. Vien da pensare che se il livello dell’avversario di turno cala un attimo, anche un pizzico di lucidità viene meno, si è visto anche Jack Bonaventura, e si è visto anche Ranieri perdere palloni velenosi, che non ti saresti aspettato.

Il giro dei cambi, questa volta decisi un po’ più per tempo, non ha portato alla fine grandi effetti, e comunque qualcuno doveva pur rifiatare, gli israeliani poi hanno anche pestato parecchio, e il bosniaco Peljto - copia di Rudolf Hoess ne La zona di interesse - ha forse risparmiato qualche cartellino di troppo. Semmai, a proposito di cambi, è notizia lieta il rientro di Dodo, 172 giorni dopo l’infortunio di Udine: il cariochino si è subito messo al servizio benino, e nei 25’ di campo non ha sfigurato, anzi si è fatto anche apprezzare per qualche discreta giocata.

Magari Faraoni non l’ha presa bene, la sostituzione, ma è il calcio, bellezza. In crescita come detto Barak – ci ha creduto anche Italiano, per averlo schierato titolare tra la mediana e il Gallo – al quale tra l’altro il gol sembra aver fatto bene, perché prima di allora come detto era confuso nel grigio generale. Fasi alterne e incerte per Nico Gonzalez, tra bei palloni e strane amnesie e imprecisioni, chissà, forse non è al meglio. Bene Belotti, uno che dovrebbe segnare ma segna pochissimo, anzi pure lui spara alto un pallone ghiotto dopo l’1-1, però si danna e si sbatte sull’intero fronte d’attacco a fare spazi e sponde.

Comunque, obiettivo centrato. Si va ai quarti, e chissà chi ci tocca, poche ore per saperlo, ma c’è anche gente che fa paura, e allora la Fiorentina non potrà essere quella di stasera, e allora si dovrà imparare a gestire meglio quei finali, e a ritrovare la concentrazione, l’attenzione, l’intensità dimostrate contro avversarie di rango. A proposito, testa subito all’Atalanta, da incrociare due volte in meno di venti giorni perché il 3 aprile c’è anche l’andata della semifinale di Coppitalia. Sì, dai, bisogna mettercela tutta.

Notarella a margine. Franchi vuoto in maniera impressionante, un po’ di Fiesole e poco altro, un po’ di israeliani nello spicchio ospiti e qualcun altro in tribuna. Offesi pesantemente. Ma è giusto tutto questo livore antisemita? Non sono convinto. Meglio quella bandiera arcobaleno apparsa in Maratona prima del fischio d’inizio, date retta.

I gol

58’ 1-0: Nico Gonzalez appoggia a Faraoni sulla fascia, due passi e bel cross per la testa di Barak che insacca in bella elevazione

87’ 1-1: Goldberg riceve palla da sinistra, scivola e così salta Ranieri, poi tocca a Khalaili che liberissimo da centro area trafigge Terracciano tra le gambe

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Faraoni (71’ Dodò), Quarta, Ranieri, Biraghi (82’ Parisi); Mandragora, Bonaventura (75’ Lopez); Nico Gonzalez, Barak (82’ Beltran), Sottil (75’ Ikoné); Belotti. All. Niccolini Maccabi Haifa (3-4-2-1): Keouf; Feingold, Simic, Seck (71’ Kandil), Goldberg; Sundgren, Mohamed (72’ Naor), Cornud (63’ Khalaili); Podgoreanu, Pierrot (62’ Saief), Rafaelov (62’ Kinda). All. Degu Arbitro: Irfan Peljto (Bosnia); assistenti Ibrisimbegovic-Beljo (Bosnia); quarto ufficiale Gigovic (Bosnia); Var Martinez Munuera (Spagna) – Bebek (Croazia)

Marcatori: 58’ Barak, 87’ Khalaili

Note: ammoniti 16’ Cornud, 79’ Simic, 95’ Belotti; angoli 7-0 Fiorentina; spettatori 6.738

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