Centrodestra: «Va compreso lo stato d’animo degli ambulanti di San Lorenzo»

Galli: «Brutto gesto, se verranno accertati i fatti denunciati». Bassi (Pd) replica: «Violenza e minacce sempre da condannare. I commercianti non vogliono la discussione». Stella (FI): “Renzi e Nardella chiudono 100 attività”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2014 17:56
Centrodestra: «Va compreso lo stato d’animo degli ambulanti di San Lorenzo»

Ieri Dario Nardella è stato vittima di una aggressione da parte di alcuni ambulanti dell'ex mercato di piazza San Lorenzo a Firenze che, entrati nel suo ufficio, lo hanno minacciato. Poche ore prima dell'aggressione il capogruppo di Forza Italia Marco Stella dichiarava: “La linea tenuta da Renzi e Nardella sugli spostamenti dei mercati di San Lorenzo e San Firenze si è rivelata fallimentare, questa politica “a togliere”, ad oggi, ha portato soltanto all’esasperazione degli animi, a 40 licenziamenti e alla probabile chiusura di oltre 100 attività su suolo pubblico”. «Un gesto sicuramente da condannare se verranno accertati i fatti così come denunciati dal vicesindaco Nardella: chi prevarica diventa indifendibile.

Allo stesso tempo, però, comprendo lo stato d’animo degli ambulanti del mercato di San Lorenzo». Lo ha detto il capogruppo Giovanni Galli. I commercianti hanno fatto tutto il possibile per trovare una soluzione allo spostamento dei loro banchi – ha ricordato l’esponente dell’opposizione – ma l’amministrazione non ha fatto altrettanto, anzi è andata avanti solo e soltanto per realizzare il suo progetto senza ascoltare nessuno. Eppure il sindaco Renzi, dai ‘cento luoghi’ in poi, ha ‘martellato’ i fiorentini dicendo che il suo metodo era quello di ascoltare la città, discutere delle sue esigenze, confrontarsi con i cittadini e le categorie economiche.

Ma in questo caso, come in altri, così non è stato». «Renzi ha accusato gli ambulanti di San Lorenzo di essere degli evasori fiscali – ha aggiunto Galli – di vendere merce di scarsissimo valore e altre cose ancora. Con la stessa energia usata per lanciare queste accuse avrebbe dovuto invitarli a sedersi intorno ad un tavolo chiedendo qualità dei prodotti, decoro per quanto riguarda i banchi e, soprattutto, trasparenza fiscale. I commercianti, da parte loro, si sono resi disponibili a migliorare l’aspetto del mercato, accettando di riposizionare i banchi in maniera meno invadente rispetto al complesso della basilica, a investire sui prodotti dell’artigianato tipico fiorentino ma, per tutta risposta, si sono ritrovati ammassati in mezzo agli abusivi, ai bidoni dei rifiuti e alle transenne». «Non è così che si risolve il problema – ha concluso - non condivido quello che è avvenuto ieri, se è vero ciò che è stato raccontato, ma non posso dimenticare la situazione nella quale si trovano 80 famiglie di ambulanti e quindi capisco lo stato di agitazione dei commercianti». «Violenza e minacce sono inaccettabili e vanno sempre stigmatizzate, senza se e senza ma.

L’aggressione di ieri al vicesindaco Nardella è un fatto gravissimo che non ammette la benché minima giustificazione». Così il vicecapogruppo del Pd Angelo Bassi replica al capogruppo Giovanni Galli. «L’amministrazione comunale ha sempre tenuto una linea di correttezza nei confronti degli ambulanti di San Lorenzo – ha ricordato Bassi – Palazzo Vecchio ha sempre accolto volentieri i loro rappresentanti e la giunta ha dimostrato nei fatti di avere a cuore il destino del mercato.

Proprio ieri il vicesindaco, se non fosse stato aggredito, avrebbe illustrato il piano di sistemazione degli ambulanti spostati dalla piazza». «Il capogruppo Galli – ha proseguito il vicecapogruppo del Pd – sostiene, ad esempio, che l’amministrazione doveva invitarli alla trasparenza fiscale. In un Paese civile, però, le tasse si pagano perché è un dovere morale e giuridico e non c’è bisogno di lanciare appelli quasi si trattasse di chiedere un favore». «In questa città molti sono coloro che temono per il proprio lavoro, penso ad esempio ai lavoratori della Seves – ha aggiunto Bassi – ma nessuno di loro ha mai chiesto ed ottenuto ascolto con intimidazioni e minacce.

Su San Lorenzo l’amministrazione ha i suoi progetti, li persegue nell’interesse non di una categoria ma di tutta la città, ma è stata sempre stata attenta al dialogo con tutti. Chi minaccia dimostra solo una cosa: che non ha argomenti validi da sostenere». Solidarietà al vicesindaco Dario Nardella per l'episodio di violenza la esprime l'assessore al rapporto con gli enti locali e alla presidenza Vittorio Bugli. "Un episodio da condannare - afferma Bugli - Noi siamo per il confronto e il dialogo, e diciamo no a minacce, intimidazioni e gravi comportamenti.

Non è così che si sostengono le proprie ragioni e istanze. Tutta la mia solidarietà al vicesindaco". "Voglio esprimere la mia solidarietà" Lo dichiara la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli. "Episodi del genere non fanno altro che impedire un serio e proficuo confronto tra istituzioni e cittadini. Mi auguro che questo tipo di intimidazioni non si debbano più ripetere, non è in questo modo infatti che si esprimono le proprie rimostranze e che si ottengono risultati ma con un dialogo schietto e civile."

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