Seicento posti di lavoro: frutto della legge toscana per le nuove imprese

La metà di queste imprese è colorata di "rosa", nel senso che a guidarle sono donne.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2014 13:28
Seicento posti di lavoro: frutto della legge toscana per le nuove imprese

FIRENZE - Quasi 600 nuovi occupati (575 per la precisione) nelle circa 1.400 (il numero esatto è 1.377) nuove imprese nate e consolidate in Toscana grazie a una legge che mira a promuovere le imprese di giovani, di donne e di lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali. Lo ha sottolineato Gianfranco Simoncini, assessore regionale al lavoro, rispondendo in Consiglio Regionale a una interrogazione sul funzionamento di una legge toscana (la 21/2008, modificata tre anni dopo). La metà di queste imprese è colorata di "rosa", nel senso che a guidarle sono donne. Una legge - ha commentato l'assessore dichiarandosi anche "fiero per l'effettivo raggiungimento delle pari opportunità con una buona valorizzazione di nuova imprenditoria femminile" - che "ha funzionato molto bene tanto che si è reso necessario, e a più riprese, aggiungere risorse con uno stanziamento complessivo di 33 milioni che ne hanno attivati ben 93". Dal 15 dicembre 2011 al 27 novembre 2013 - ha detto Simoncini riferendosi all'ultimo periodo di attività della legge modificata nel 2011 - sono pervenute a Fidi Toscana 1.656 domande di agevolazione da parte di piccole e medie imprese, costituite o in corso di costituzione, per un totale di finanziamenti richiesti che supera i 104 milioni di euro (104,3).

Nello specifico delle domande, 139 hanno riguardato imprese da costituire, 198 imprese in espansione e la grande maggioranza (1.319) sono riferite a start-up. Le operazioni deliberate da Fidi Toscana e dunque le imprese effettivamente nate - ha proseguito Simoncini - sono state 1.377 per un importo totale di finanziamenti garantiti pari a 81 milioni. Le banche hanno erogato finanziamenti per 59 milioni (58,9) in favore di 993 imprese mentre il contributo in conto interessi erogato ha superato un milione e 280 mila euro (1.283.613) in favore di 50 imprese; ciò a fronte di graduatorie approvate per 13,5 milioni in favore di 716 imprese (lo scostamento - "significativo" ha sottolineato Simoncini - tra domande istruite e contributi in conto interesse erogati "è legato alla procedura prevista nel regolamento che prevede a carico dell'impresa l'invio della rendicontazione finale di spesa con il pagamento del contributo subordinato alla positività dell'istruttoria"). Simoncini ha poi fornito i dati sulle risorse finanziarie stanziate dal 2011 al 2015 sulla misura, prevista dalla legge in esame, per promuovere imprese di nuova costituzione o imprese in espansione: risorse in conto interessi per quasi 20 milioni (19.773.434) e garanzie per altri 15 milioni (14.901.236).

I finanziamenti chiesti dalle imprese, per un totale di 93 milioni, hanno riguardato, per la maggior parte, immobilizzazioni materiali (59 milioni), immobilizzazioni immateriali (18 milioni), fiere e altri investimenti (16 milioni). Stiamo predisponendo - ha concluso Simoncini - una riforma degli incentivi regionali anche con l'obiettivo di attivare "pochi ma flessibili strumenti in modo da ridurre per quanto possibile i costi di gestione e da semplificare l'accesso alle opportunità di sostegno pubblico e puntando essenzialmente alla concessione di piccoli prestiti". L’assessore Gianfranco Simoncini ha risposto in aula a un’interrogazione del consigliere Rudi Russo (Cd).

Con 33 milioni di euro attivati 93 milioni di investimento. Rudi Russo si è detto per adesso soddisfatto dalla risposta dell’assessore, e ha precisato che l’interrogazione era partita dalla preoccupazione per il fatto che, secondo alcuni dati forniti, molti giovani stessero chiedendo finanziamenti per attività in settori saturi, rivolti essenzialmente alla domanda interna, e quindi con il rischio di trovarsi in difficoltà.

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