Strada Provinciale di Rosano il ripristino sfiora i 500 mila euro

Durante i lavori eseguiti in somma urgenza dalla Provincia di Firenze è emersa la necessità di rimuovere un maggior volume di terreno per consentire il transito veicolare in entrambi i sensi nella massima sicurezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2014 13:33
Strada Provinciale di Rosano il ripristino sfiora i 500 mila euro

La strada di Rosano riaprirà il 14 marzo. I lavori eseguiti in regime di “somma urgenza” dalla Provincia di Firenze hanno evidenziato la necessità di movimentare un maggior volume di terra rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Nel corso delle operazioni di rimozione del terreno i tecnici della provincia si sono resi conto che per garantire il transito dei veicoli nella massima sicurezza occorreva intervenire in modo più approfondito sul fronte della frana che si estende lungo circa 80 metri di strada per un’altezza di 50 metri.

Per questo motivo i lavori di sbancamento sono proseguiti oltre la data ipotetica di riapertura della Sp 34, inizialmente prevista per il 28 febbraio scorso. “Dobbiamo ringraziare la ditta impegnata nei lavori di ripristino che in queste settimane non ha mai interrotto l’attività di cantiere nonostante le numerose difficoltà, comprese quelle create dalle piogge continue – ha commentato il presidente della Provincia, Andrea Barducci - L’intervento che abbiamo avviato nel tratto di strada compreso nel comune di Bagno a Ripoli, ha richiesto un impegno finanziario di quasi 500 mila euro da parte della Provincia di Firenze.

Grazie alle procedure di somma urgenza che abbiamo subito avviato siamo potuti intervenire in modo tempestivo collaborando proficuamente con i comuni di Pontassieve e Fiesole e così, nonostante le grosse difficoltà che abbiamo dovuto superare, tra qualche giorno potremo mettere fine ai disagi che i cittadini della zona devono quotidianamente sopportare”. La Commissione Controllo della Provincia di Firenze, presieduta da Guido Sensi, ha fatto il punto, con l'Ing. Izzo, sulla situazione della strada provinciale su cui insiste la frana, di 80 metri di lunghezza e 50 metri di altezza.

L'11 febbraio sono stati avviati i lavori per la messa in sicurezza, che avvengono in somma urgenza, per un importo complessivo di 470 mila euro. "I lavori sono stati avviati l'11 febbraio - spiega Sensi - e la loro fine è prevista per il 14 marzo. Si lavora su circa 14 mila metri cubi di materiale. Vi sono addetti 3 scavatori, con una pala meccanica e circa 20 mezzi al giorno. Il cantiere è aperto anche nei week end". La Polizia provinciale collaborerà con le polizie municipali per tenere sotto controllo il traffico sulla 67.

"La situazione franosa della strada non si risolve con un intervento di emergenza - osserva Sensi - Nei pressi vi è un'altra frana. C'è un progetto complessivo di messaa in sicurezza che era stato a suo stempo calcolato in un 1 miliine e 600 mila euro. Ci vogliono dunque interventi per un altro milioni di euro per risolvere completamente il problema. Per quanto ci riguarda contineuremo a monitorare questo e altri interventi, in modo da garantire l'efficiacia di un servizio ai cittadini e il rispetto dei tempi, anche se in condizioni di emergenza". Gli enti locali si trovano a favorire gli interventi di emergenza, piuttosto che agire con una programmazione che prevenga i dissesti: "La fragilità idrogeologica del nostro territorio - conlcude Sensi - richiederebbe investimenti ad ampio raggio e un maggiore celerità negli interventi ordinari.

Ma si può attingere alla cassa per l'emergenza piuttosto che per l'ordinarietà. Credo invece che si debba uscire dalla logica di attendere il danno per mettere mano ai lavori".

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