Aeroporto di Peretola, il futuro dello scalo che non interessa ai toscani

Lana: "il governatore della Toscana fa il Ponzio Pilato? Nossignore, i cittadini della Piana sanno benissimo qual'e, nel bene e nel male, la testa del serpente"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2014 15:02
Aeroporto di Peretola, il futuro dello scalo che non interessa ai toscani

Via libera del consiglio fiorentino all’odg del Pd sull’aeroporto e la riqualificazione dello scalo Toscano. Dure le repliche politiche che attaccano l'asse Renzi - Rossi. Il futuro dello scalo di Peretola appeso a 400 metri di catrame? Sono in pochi a crederci. Più probabile, si dice, che la responsabilità stia scivolando sui privati liberando la politica dalle incombenze decisionali. E allora, dello scalo fiorentino, interessa qualcosa ai toscani, oppure no? Vista da Prato - In merito all'ampliamento dello scalo fiorentino di Peretola il consigliere del gruppo Pdl - Forza Italia Vittorio Lana, dichiara quanto segue: “Sugli sviluppi aeroportuali di Peretola, persino il Fatto Quotidiano e Dagospia si interrogano sui motivi del passaggio di mano della partecipazione in AdF, tra il fondo F2i di Vito Gamberale e Cedicor di Ernesto Eurnekian (entrambi non certo immuni da indagini giudiziarie).

Ciò che sorprende e' la connection alla luce del sole tra Rossi & Renzi, che se ne compiacciono pubblicamente, con gli investitori privati, con Marco Carrai presidente AdF e Jacopo Mazzei azionista della società e sostenitore renziano, nonché, ex presidente Carifirenze. Insomma, almeno all'apparenza, una specie di società de noantri, ma quando si tratta poi dei prevedibili futuri sviluppi degli scali di Firenze e Pisa, il presidente Rossi afferma che deciderà tutto Eurnekian già azionista privato in SAT del Galilei.

Ma come, fino a ieri, il liberismo era il nemico numero uno ed ora, su un'opera pubblica di questa portata, il governatore della Toscana fa il Ponzio Pilato? Nossignore, i cittadini della Piana sanno benissimo qual'e, nel bene e nel male, la testa del serpente. Non ci provi nemmeno a defilarsi dalle sue responsabilità o se vogliamo dai suoi meriti, per l'appunto. Si ha ben diritto di conoscere se questa nuova pista di 2,4 chilometri anda e rianda su Prato, si fermerà lì o se esiste l'opzione di un suo futuro allungamento, visto che si devieranno un corso d'acqua ed un cavalcavia, oltre i quali si aprono ampi spazi liberi da ostacoli.

Senza trascurare, sul punto, l'oscena colata di cemento di Castello (ex Ligresti) sorta a bordo pista, che ne ha determinato la proiezione in direzione di Prato di altri 500 metri, per evidenti motivi di sicurezza verso la periferia fiorentina. Certo, Firenze intasca decine di milioni di oneri di urbanizzazione alla faccia di Prato, la quale riceve, in contropartita, la permanenza del campo nomadi sull'area di proprietà della Regione a Prato Est sull'A/11. Nel contempo i comuni allineati, in vista degli incrementi di flussi turistici e d'imposta di soggiorno, si sono meritati i poli ricettivo-alberghieri di Calenzano/ Sesto F., FI/Nord ed Osmannoro.

Grazie Rossi, grazie Renzi. E Biffoni che fa, che fa? No n c’è chi non veda gli aspetti positivi di un moderno scalo aeroportuale per una città come Firenze caput mundi del turismo culturale, già strangolata da politiche del territorio da terzo mondo, nonché per l’intera Toscana perla del Mediterraneo. Ma qui, su Peretola, si sta giocando la carta della disperazione a tempo scaduto, infilando nell’Area Metropolitana un aeroporto per velivoli medio – lungo raggio di dimensioni doppie rispetto a quelli che vi atterrano attualmente. Sarà una specie di Berlino-Tempelhof, che i Berlinesi han finalmente chiuso, chissà perché.

Vogliamo parlarne o no. O con un governatore che parla come se fosse uscito fuor di senno, deciderà tutto il magnate argentino Eurnekian. A volte il troppo stroppia presidente Rossi, creda”. Cosa è successo a Firenze - L’atto, approvato con 19 voti favorevoli, 3 contrari e due astenuti impegna l’amministrazione a portare avanti la realizzazione di una serie di obiettivi, anche sulla base della relazione del vicesindaco Nardella. Fra i punti principali del documento c’è il fatto che l’ “integrazione e la complementarietà tra i due scali costituiscono un elemento fondamentale e che il “Masterplan”, che attuerà le previsioni urbanistiche regionali, dovrà utilmente tenerli insieme e, nel perseguire la realizzazione di un sistema aeroportuale toscano efficiente ed efficace (verso il terzo hub italiano), potrà prevedere un potenziamento dello scalo fiorentino finalizzato a sviluppare le destinazioni europee e contermini per la promozione economica della nostra area metropolitana”.

Non solo, nell’atto presentato in aula dal presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni si ribadisce che “la riqualificazione dello scalo fiorentino debba comunque essere prevista e progettata nel contesto ambientale ed urbano della Piana e della sua armonizzazione con gli elementi ambientali (parco della piana) ed infrastrutturali già presenti o in corso di realizzazione (autostrade, relativi svincoli, termovalorizzatore), con forte attenzione agli impatti dell'inquinamento acustico ed atmosferico e con l'integrazione con le altre infrastrutture per la mobilità pubblica come la Tranvia linea 2”.

Ascoltata la comunicazione odierna del vicesindaco Dario Nardella sul tema di cui in oggetto; ribadito l'obiettivo già stabilito nel Piano Strutturale in relazione alla necessità di mettere in sicurezza e riqualificare lo scalo aeroportuale fiorentino nell'ambito della valorizzazione del sistema aeroportuale toscano anche con una nuova pista diversamente orientata rispetto all'attuale; ribadito che la integrazione e la complementarietà tra i due scali costituiscono un elemento fondamentale e che il “Masterplan”, che attuerà le previsioni urbanistiche regionali, dovrà utilmente tenerli insieme e, nel perseguire la realizzazione di un sistema aeroportuale toscano efficiente ed efficace (verso il terzo hub italiano), potrà prevedere un potenziamento dello scalo fiorentino finalizzato a sviluppare le destinazioni europee e contermini per la promozione economica della nostra area metropolitana; considerate positivamente le notizie relative a nuovi investitori che interverrebbero su entrambi gli scali; ritenuto che l'inserimento della riqualificazione dello scalo fiorentino debba comunque essere prevista e progettata nel contesto ambientale ed urbano della Piana e della sua armonizzazione con gli elementi ambientali (parco della piana) ed infrastrutturali già presenti o in corso di realizzazione (autostrade, relativi svincoli, termovalorizzatore), con forte attenzione agli impatti dell'inquinamento acustico ed atmosferico e con l'integrazione con le altre infrastrutture per la mobilità pubblica come la Tranvia linea 2; ritenuto che gli aspetti relativi alla precisa lunghezza della pista aeroportuale e alle sue caratteristiche tecniche, nell'ambito di tutti gli obiettivi sopra riportati in relazione alla riqualificazione e potenziamento dello scalo fiorentino, sono da riferirsi agli standard nazionali ed internazionali di sicurezza; impegna l'Amministrazione a portare avanti la realizzazione degli obiettivi sopra esposti per quanto di sua competenza, anche sulla base della relazione esposta in data odierna dal vicesindaco Nardella
Ieri sera Riccardo Nencini, segretario nazionale PSI e Viceministro alle infrastrutture, ha preso parte a Barberino di Mugello all’iniziativa promossa dal PSI barberinese dal titolo “Elezioni Europee e Comunali 2014”.

Con l’occasione ha parlato, ai nostri microfoni, del rapporto con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e delle priorità infrastrutturali della Toscana. "La politica è fatta anche di alti e bassi – ha affermato Nencini in merito al rapporto con Matteo Renzi - è fatta anche di un confronto diretto alle volte anche molto crudo, però salva nei rapporti la grande franchezza delle relazioni. E’ successo con Renzi quando era sindaco di Firenze, credo che succederà in modo diverso anche ora con i ruoli che ricopriamo.

Abbiamo entrambi la certezza che c’è da lavorare efficacemente per l’Italia e per gli italiani e questa è la condizione che unisce". In materia di infrastrutture per la Toscana Nencini ha indicato cinque nodi fondamentali "Sono molte le priorità, dalla conclusione dei lavori della Variante di Valico, alla portualità della costa Tirrenica, la tirrenica e il taglio poi dalla tirreno all’adriatica e un problema di cui si parla da trent’anni e non ancora risolto che è il potenziamento dell’aeroporto di Peretola. L’intervista integrale andrà in onda su tele Iride questa sera alle 19.05 all’interno del programma di approfondimento Malacoda, in replica alle 20.15 e alle 23.00, canale 96 del DT o in streaming su www.teleiride.tv.

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