"Una bussola per la città": come trasformare Firenze in una smart city

Con questo obiettivo l'associazione 'Attiva Firenze', composta da un gruppo di giovani professionisti fra architetti, ingegneri, imprenditori e ricercatori universitari, dopo un anno di lavoro, ha presentato oggi il documento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2014 14:35

Firenze – Trasformare Firenze in una smart city, cioè una città sostenibile, metropolitana, inclusiva e 'intelligente'. Con questo obiettivo l'associazione 'Attiva Firenze', composta da un gruppo di giovani professionisti fra architetti, ingegneri, imprenditori e ricercatori universitari, dopo un anno di lavoro, ha presentato oggi il documento “Una bussola per la Città” in cui si indicano le linee guida che la futura amministrazione comunale dovrebbe seguire per rendere il capoluogo toscano una città cosiddetta smart. Fra le proposte presentate, suddivise in sette assi strategici, l'avvio ufficiale del percorso di realizzazione della città metropolitana attraverso l'uso dedicato di risorse regionali ed europee già a disposizione, un piano integrato di mobilità sostenibile che renda maggiormente accessibile l'area pedonale del centro storico, l'inserimento dell'obbligo alla pubblicazione di tutti i dati prodotti dalle aziende partecipate (open data) e il lancio di un concorso internazionale per realizzare la Moschea di Firenze che costituisca l'occasione per realizzare un'opera d'arte di interesse mondiale in grado di attirare investimenti internazionali e dimostrare il senso di accoglienza della città. Nel documento si propone inoltre l'apertura alla gestione privata non-profit degli spazi verdi comunali non utilizzati e si richiede una scelta definitiva per dotare la città di un city airport sicuro, efficiente e a basso impatto ambientale. “Siamo convinti che Firenze sia orfana di una visione strategica chiaramente leggibile” - spiega Marco Tognetti, presidente dell'associazione.

“I passati cinque anni hanno visto avviare alcuni processi e segnare alcune decisioni importanti, tra cui il regolamento urbanistico e la prima linea della tranvia, ma ciò che continua a mancare è una visione di sistema che inserisca questi cambiamenti in un unico quadro, leggibile, trasparente e aperto alla partecipazione. Il documento – continua Tognetti - è il frutto di un anno di lavoro vissuto incontrando singoli cittadini, organizzazione del terzo settore, imprese, cooperative, associazioni di categoria, assessori, politici professionisti e universitari.

Attiva continuerà questo percorso di approfondimento con tutti quelli che hanno voglia di partecipare per rendere Firenze inclusiva, sostenibile e intelligente". Per conoscere nel dettaglio il documento e le proposte dell'associazione è possibile consultare il sito www.attivafirenze.it

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