Firenze e l'Europa: i risultati dell'evento italiano

Un progetto dell'European University Institute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2014 23:52
Firenze e l'Europa: i risultati dell'evento italiano

Oggi, 8 Febbraio 2014, si è svolto presso il Palazzo degli Affari a Firenze, l’evento italiano del progetto SurPRISE, organizzato dall'Istituto Universitario Europeo con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia, del Comune di Firenze, del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, del Garante per la protezione dei dati personali e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Dalle 10 :00 alle 17:00, 192 residenti della provincia di Firenze, divisi in 35 tavoli, hanno partecipato attivamente alla discussione sulle politiche di sicurezza e sorveglianza europee e il loro rapporto con la privacy personale. La giornata si è aperta con una presentazione del progetto da parte del professor Martin Scheinin e dell’assessore del Comune di Firenze Cristina Giachi.

I lavori, organizzati dalle ricercatrici Maria Grazia Porcedda e Melissa Zorzi e condotti dal professor Paolo Martinez, sono proseguiti, secondo la metodologia del Town Meeting, con l’analisi di due tecnologie: la geolocalizzazione degli smartphone e il Deep Packet Inspection (DPI). I risultati più evidenti si riscontrano nel frequente utilizzo, da parte dei cittadini, sia di internet, che di cellulari e smartphone, nella preoccupazione che suscita il Deep Packet Inspection (DPI) e nella convinzione che questo tipo di tecnologia di sorveglianza violi i diritti individuali e collettivi.

Inoltre, 8 intervistati su 10 si dichiarano convinti che il DPI sia imposto senza il loro permesso. Le consultazioni sulla geolocalizzazione smartphone hanno dato risultati simili: i cittadini si mostrano d’accordo sull’utilizzo di queste tecnologie esclusivamente come mezzo per combattere la criminalità e garantire la sicurezza, ma si dichiarano preoccupati per il loro impiego futuro e senza il loro consenso. I partecipanti hanno poi chiesto maggiore trasparenza, informazione e controllo individuale sulle informazioni ricavate dalle tecnologie di sorveglianza e dagli enti preposti a tale scopo.

In particolare è emersa l’esigenza di ricevere resoconti dettagliati sull’accesso e divulgazione dei dati personali da parte di istituzioni, privati e terzi. È stato chiesto, inoltre, il rafforzamento delle istituzioni di garanzia esistenti e l’adozione di un quadro normativo appropriato. Sarà cura dell’Istituto Universitario Europeo, e dei suoi partner, sottoporre i risultati delle consultazioni e delle raccomandazioni alle autorità competenti, sia a livello nazionale che europeo.

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