Rabbia dipendenti pubblici, lunedì nuovamente sotto Palazzo Vecchio

"Il disegno è chiaro smantellare giorno dopo giorno il valore dei contratti decentrati, e attaccare i diritti dei lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2014 14:37
Rabbia dipendenti pubblici, lunedì nuovamente sotto Palazzo Vecchio

"L’Amministrazione Comunale continua mese dopo mese a tagliare le nostre retribuzioni, prima ha limato l’indennità di turno e di disagio, dal mese di Gennaio 2014 ha eliminato le indennità di responsabilità, dal mese di Febbraio sono previsti ulteriori tagli ad altre indennità" RSU Rappresentanza Sindacale Unitaria Comune di Firenze "Il disegno è chiaro smantellare giorno dopo giorno il valore dei contratti decentrati, e attaccare i diritti dei lavoratori. Occorre dare una risposta forte, far sentire la nostra voce, perché NOI non ci stiamo a questo massacro quotidiano.

Per dare una prima risposta la RSU promuove: LUNEDI 10 FEBBRAIO 2014 ALLE ORE 15,00 un presidio in Palazzo Vecchio. Facciamoci sentire, partecipiamo numerosi, portando in Piazza la nostra rabbia" E' stato pubblicato oggi il bando per i servizi esternalizzati delle biblioteche di Firenze, Lastra a Signa e Scandicci. "Nonostante incontri, scioperi e presidi l'Amministrazione Comunale ha mantenuto nell'appalto tutte quelle criticità che potranno comportare licenziamenti e riduzione degli stipendi per gli oltre settanta lavoratori attualmente impiegati in questi servizi" sostengono i Cobas. "A differenza dell'Elettrolux qui non c'è nessun operatore polacco o di qualche altro paese più competitivo del nostro sul costo del lavoro, qui la partita si gioca tutta in casa. Giocatore e arbitro di questa partita è l'Amministrazione Comunale che con inaudito cinismo fa ricadere sui lavoratori le sue necessità di risparmio, predisponendo un bando che abbassa di circa un euro l'ora l'importo a base d'asta rispetto a quanto sta pagando con l'attuale appalto e non predispone nessuna tutela per i lavoratori che attualmente garantiscono questi servizi. Con la riduzione degli importi a base d'asta l'Amministrazione si garantisce un risparmio di diverse decine di migliaia di euro (che aumenterà e si quantificherà meglio con i ribassi che effettueranno le ditte che parteciperanno alla gara) garantendosi comunque un aumento delle ore di servizio che saranno utilizzate per aperture notturne ed eventi speciali a maggior gloria del nostro amato sindaco che poi spenderà nei vari talk-show stile “le invasioni barbariche”.

Le motivazioni pretestuose che secondo l’Amministrazione impediscono la redazione di un bando che tuteli i lavoratori su continuità del lavoro e sulle retribuzioni sono smentite dai fatti: la stessa amministrazione ha pubblicato in tempi recenti bandi che contengono sia la clausola sociale che l’indicazione del contratto di riferimento e anche i livelli di inquadramento per i lavoratori interessati, la necessità di risparmio è l’unica reale motivazione! Ma la pubblicazione del bando non significa che i lavoratori abbandoneranno questa sacrosanta battaglia. La tutela dei posti di lavoro e delle retribuzioni è un diritto irrinunciabile che i lavoratori continueranno a perseguire sia durante l’apertura del bando, periodo nel quale sono possibili rettifiche che richiederanno solo un prolungamento parziale dei tempi di apertura dello stesso, ma anche dopo l’aggiudicazione per affermare, a prescindere dall’offerta vincitrice, la garanzia del posto di lavoro e dei livelli retributivi. A parte poche (è proprio il caso di dirlo) isole felici come la Sardegna, dove è la regione ad imporre precisi vincoli sul contratto di riferimento e sugli inquadramenti negli appalti per i servizi bibliotecari (pena il ritiro dei contributi regionali), quello che sta succedendo a Firenze avviene anche in molti altri Comuni e per arginare questo fenomeno è scesa in campo anche l’A.I.B.

( associazione dei bibliotecari riconosciuta come rappresentativa a livello nazionale con decreto ministeriale) che ha lanciato una campagna nazionale contro gli eccessi di ribasso e definisce nelle proprie linee guida che i livelli retributivi applicati per i lavoratori esternalizzati non possono essere inferiori di quelle percepite dal personale alle dirette dipendenze dell’ente appaltante. Ma questa amministrazione e il suo massimo rappresentante, il sindaco Renzi , sempre pronto a schierarsi contro la precarietà, contro i licenziamenti e contro le riduzioni di salario quando a farle sono altri soggetti, non hanno nessuna remora ad utilizzare con precisione chirurgica queste stesse nefandezze, sia che si tratti dei propri dipendenti che di quelli in appalto. Chiediamo al sindaco Renzi che ci smentisca e intervenga direttamente nella questione imponendo ai propri assessori e ai propri funzionari di rettificare il bando e inserire le tutele chieste dai lavoratori".

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