Colpito da freccia mentre gioca a calcio, bambino ferito a Empoli

Con stupore e sconcerto la Federazione Italiana Tiro con l’Arco è venuta a conoscenza dell’incidente occorso ad un bambino lo scorso sabato 18 gennaio presso il PalAramini di Empoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2014 19:22
Colpito da freccia mentre gioca a calcio, bambino ferito a Empoli

A quasi 10 anni si è visto ferire nel corso di una partita di calcio a 5 da una freccia scoccata dalla tensostruttura di tiro con l'arco attigua al campo di gioco. Una freccia scoccata incautamente che ha bucato le pareti colpendolo alla nuca. "Con stupore e sconcerto la Federazione Italiana Tiro con l’Arco è venuta a conoscenza dell’incidente occorso ad un bambino lo scorso sabato 18 gennaio presso il PalAramini di Empoli. Il pensiero dei Dirigenti Federali e di tutti gli appassionati di tiro con l’arco è naturalmente rivolto alle condizioni di salute di questo ragazzo di Da quanto apprendiamo dagli organi di stampa, per fortuna l’accaduto non si è tramutato in tragedia: il ragazzo è stato medicato sul posto e successivamente in ospedale con un punto di sutura.

È però facilmente immaginabile il grande spavento vissuto dal piccolo e dai suoi genitori. A tal proposito la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco ci tiene a sottolineare che l’attività svolta all’interno della tensostruttura del PalAramini di Empoli non era gestita da un Istruttore Federale. Per la Federazione è infatti di vitale importanza ed assolutamente prioritario rispettare le norme di sicurezza per lo svolgimento dell’attività arcieristica, sia essa riservata agli agonisti quanto ai neofiti, come dimostrano d’altronde i rarissimi casi di ferimento avvenuti nel corso dei 50 anni di storia della Fitarco. Considerata la dinamica riportata dagli organi di stampa, pensiamo che se l’attività arcieristica svolta lo scorso 18 gennaio presso il PalAramini fosse stata gestita sotto la responsabilità dei nostri Istruttori Federali, con ogni probabilità, si sarebbe potuto evitare quanto accaduto. Per questo ci sentiamo in obbligo di rivolgere un sentito invito al malcapitato bambino ed ai suoi genitori di venire a conoscere di persona il tiro con l’arco svolto nelle nostre Società.

Il Comitato Regionale Toscana sarà a Vostra disposizione per farvi vivere una bella giornata di sport. Siamo sicuri infatti che la famiglia che ha vissuto questo sciagurato evento, conoscendo il nostro sport sul campo, potrà appassionarsi ad una delle più antiche ed affascinanti discipline sportive che l’Italia possa vantare. Sarebbe assai grave infatti che quanto accaduto facesse passare il “più antico degli sport moderni” come pericoloso, perché non lo è mai stato e non lo sarà se a gestirla ci saranno Istruttori formati dalla Fitarco".

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