Cambio al timone del viareggino Grand Hotel Principe di Piemonte

Claudio Catani, toscano, è il nuovo Direttore Generale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2014 19:31
Cambio al timone del viareggino Grand Hotel Principe di Piemonte

Portare il Grand Hotel Principe di Piemonte nella migliore forma possibile per festeggiare degnamente il decimo anniversario della sua riapertura, che si celebrerà il prossimo 30 aprile, creando ampie sinergie con l'hotel Brunelleschi di Firenze in modo da rinverdire il fortunato legame che unisce da più di un secolo Viareggio con il capoluogo toscano. Sono questi i principali obiettivi del nuovo General Manager del Principe di Piemonte, Claudio Catani, già al timone del Brunelleschi fiorentino, di cui conserverà comunque la direzione con il titolo di “Cluster General Manager”. «Sono molto contento e onorato di assumere la guida di una struttura tanto prestigiosa», dichiara Catani.

«Una vera chicca in stile Art Deco – Liberty, situata nella città conosciuta da tutti come la Perla italiana del Liberty». Sorto nei primissimi anni Venti, con il nome di Select Palace Hotel, l'albergo si trova nel cuore di Viareggio, a due passi dal mare. Trasformatasi presto in un Grand Hotel di respiro internazionale, dimora favorita di aristocratici, intellettuali e artisti, la struttura venne ribattezzata Grand Hotel Principe di Piemonte nel 1938. La sua eleganza ha sedotto negli anni la fantasia di numerosi registi, diventando teatro di prestigiose produzioni cinematografiche.

Tornato all'apice del suo incanto nel 2004, dopo 19 mesi di restauro, oggi il Principe è indiscutibilmente tra gli hotel storici più esclusivi e raffinati al mondo. Oltre che per la sua struttura maestosa, arricchita da un magnifico frontone che ne armonizza la parte centrale, il Principe di Piemonte stupisce infatti i propri ospiti con un percorso ideale attraverso l'ospitalità di ogni epoca. I suoi cinque piani, in particolare, sono dedicati ciascuno a uno stile differente: si passa così dai tessuti orientaleggianti della Parigi del diciottesimo secolo, che caratterizzano il piano internazionale, fino agli spazi leggeri, dalle forme semplici ed essenziali, del piano moderno, nonché alla luminosità contemporanea della piscina sul tetto.

Il tutto attraversando la fragranza dei legni scuri del piano Deco, le atmosfere orientali e africane del piano coloniale, nonché le laccature e i morbidi tessuti del piano impero. L'idea di Catani è quindi quella di puntare sulle affinità tra le due strutture da lui dirette, entrambe armonici connubi tra passato e presente (il Brunelleschi è un lussuoso 4 stelle inserito in un edificio storico, l’affascinante Torre bizantina della Pagliazza, situato a pochi passi da Santa Maria del Fiore), per intercettare la domanda alla ricerca di un'ospitalità al contempo elegante, contemporanea e capace di regalare atmosfere autentiche.

«Viareggio, per di più», conclude Catani, «è da sempre considerata il lido dei fiorentini. Mi pare quindi naturale unire le due proposte per offrire, soprattutto ai viaggiatori internazionali, l'opportunità di un'esperienza toscana a 360 gradi: dalle bellezze e dall'arte di Firenze al relax balneare di uno dei lidi più prestigiosi e raffinati della penisola». Commenta così l’affluenza durante le Feste: «Il programma delle ultime festività è stato un successo incontrando i favori della selezionata Clientela presente al Principe».

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