Pistoia-Porretta: da ricostruire 80 metri di rilevato ferroviario

Ceccarelli: "Lucca-Aulla questione aperta con Trenitalia e Rfi, fondamentale il ruolo del Governo". Boni: “Non ci sono reazioni nonostante i dati su soppressioni e puntualità anche nel 2013 lascino a desiderare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2014 22:15
Pistoia-Porretta: da ricostruire 80 metri di rilevato ferroviario

FIRENZE- "La Lucca-Aulla è una delle tante questioni aperte con Trenitalia e Rfi, per le quali abbiamo chiesto una soluzione ai molti problemi di rete e di materiale rotabile". Con queste parole l'assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, commenta la risposta data dal sottosegretario Erasmo D'Angelis all'interrogazione presentata dalla deputata Raffaella Mariani. "Quello della monorotaia – prosegue Ceccarelli - è un problema serio e interessa anche alcune delle linee con maggior frequentazione.

Non a caso nell'intesa Stato-Regione sono già inserite opere come il raddoppio della Pistoia-Montecatini e della Granaiolo-Empoli, che ci auguriamo il Governo possa presto finanziare. Leggo sulla stampa di un vertice che sarebbe convocato in Regione. Quello che è certo è che è convocata, per il prossimo 22 gennaio una riunione con Rfi e Trenitalia per una verifica delle attività in atto. Saremo felici di ospitare il sottosegretario se avrà la possibilità di partecipare, anche perché il ruolo del Governo è fondamentale per dare soluzione ai molti problemi aperti nella nostra regione e non solo".

"In questo senso – ricorda Ceccarelli - stiamo attendendo la convocazione del tavolo Regioni-Governo-Trenitalia per affrontare la questione strategica dei servizi interregionali. Pendono questioni urgenti come quella relativa al destino del Freccia Bianca 9762 sulla tirrenica e degli intercity sulla dorsale appenninica, che devono essere affrontate in tempi stretti. Come abbiamo concordato nel novembre scorso con il Ministero, bisogna tornare ad investire sul trasporto pubblico su rotaia, quello che consente a milioni di italiani di vedere tutelato il proprio diritto alla mobilità.

La Toscana sta facendo un grande sforzo, ma è evidente che la soluzione dei problemi aperti dipende in grandissima parte dagli investimenti che saranno fatti da Rfi e Trenitalia su rete e materiale rotabile. E su questo – conclude l'assessore - un ruolo fattivo del Governo è certamente decisivo". Almeno quattro mesi. Questa la stima della durata dei lavori per la riapertura della linea ferroviaria Pistoia - Porretta, interrotta dal 5 gennaio scorso a causa degli ingenti danni a un’ampia area territoriale franata su cui è collocata l’infrastruttura ferroviaria.

Nel frattempo il servizio continuerà ad essere svolto con autobus. L’intervento è reso più complesso dalla ridotta accessibilità dell’area e dalle conseguenti difficoltà logistiche di allestimento dei cantieri. Rete Ferroviaria Italiana è in costante contatto con le Istituzioni del territorio con le quali dovrà essere condiviso il piano di ricostruzione, sia per la parte di interesse ferroviario sia per la rimanente. “Il Presidente della Regione Rossi ha annunciato che anche per il trasporto su ferro si andrà ad una gara per l’affidamento del servizio, ma da Trenitalia non ci sono reazioni nonostante i dati su soppressioni e puntualità anche nel 2013 lascino a desiderare: senza un cambio di passo si rischia di deragliare.” E’ la denuncia di Stefano Boni, segretario generale della Fit-Cisl Toscana, che aggiunge: “Non c’è più tempo da perdere, il Gruppo FS Toscana deve invertire immediatamente la rotta con investimenti su treni e infrastrutture, sulle officine e sul personale con nuove assunzioni e professionalizzazione sia di Trenitalia che di RFI.

Giungere alla gara con le carte in regola per fare l'offerta migliore é segno di responsabilità verso il Paese ma anche verso tutti i ferrovieri.” Secondo il monitoraggio della Fit nel 2013, Trenitalia-Trasporto Regionale ha registrato circa 2.260 treni soppressi, con una percentuale vicina all'0,8% giornaliera e un picco nei mesi di luglio e agosto. Circa il 61,5% dei treni soppressi è da imputare a Trenitalia, l'8,1% a RFI e il 30,4% a cause esterne. “I problemi –dice Boni- sono sempre gli stessi: scarsa manutenzione sia per i treni sia per l'infrastruttura e mancanza di personale (capitreno, macchinisti e operai) che, sommati spesso ad una programmazione dei treni con composizione ridotta rispetto ai programmi previsti, generano sovraffollamento e disservizi.” Secondo i dati Fit anche la puntualità ne risente e scende sotto la soglia del 90% (88% circa).

Anche i ritardi superiori ai 15 minuti segnano un leggero peggioramento passando dai circa 2000 del 2012 ai circa 2200 del 2013. “Nonostante ciò –commenta Boni- non si prendono provvedimenti reali per invertire la curva discendente dei servizi ai cittadini dal 2009 ad oggi. Emblematico il fatto che, a fronte di una cronica mancanza di personale, il gruppo dirigente di Trenitalia del Trasporto Regionale Toscana si ostina invece a dichiarare personale in esubero, riuscendo ed espellere, nel mese di novembre 2013, circa 30 persone.” “La Fit-Cisl –conclude Boni- é pronta a scommettere su Trenitalia e in particolare sui ferrovieri, sulla loro professionalità ed attaccamento al lavoro, e su questo terreno ci batteremo perché il servizio non sia spacchettato ma comprenda tutta la rete ferroviaria della regione.

Siamo convinti, con questa soluzione, di poter garantire l'occupazione, i diritti contrattuali e il reddito, nonché rendere un servizio migliore ed efficiente ai cittadini toscani rispetto a quello di oggi. Noi ci crediamo. E i vertici di Trenitalia ?”

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