Il Livorno contro la grande Signora, la Juventus, quella che nella scorsa stagione ha vinto 26 gare su 35 ed ha viaggiato a una media di 2,37 punti a partita segnando 67 gol e subendone 20, meno di tutti. Ieri all’Armando Picchi un match e di altra misura, con un Livorno che fa di tutto per esser in partita combattendo contro ogni avversità. A partire dal cuore, e lo fa con tutta la grandezza della Curva Nord che in sostegno del Capitan amaranto Andrea Luci, solleva un striscione per il piccolo figlio Marco, colpito da una grave malattia genetica: “insieme a te ….capitano per la più grande delle battaglie.
Sosteniamo la ricerca per la Fop”. Il match finirà 2-0 per la Juventus ma il cordone umano di solidarietà del popolo amaranto verso il Capitano Luci è qualcosa di molto più travolgente di qualsiasi vittoria. Il Livorno si presenta senza Paulinho squalificato e senza Biagianti infortunato. Il centrale sarà Rinaudo, mentre Emerson giocherà al centrocampo. In attacco c’è l’asse Siligardi-Emeghara. La Juventus è con una difesa ridotta dagli infortuni ed è ricostruita intorno a Vidal, che gioca con un ruolo centrale.
In attacco ci sono Tevez e Llorente, il regista è il solito, Pirlo. I bianconeri premono con un possesso palla con i difensori quasi immediato, e via in avanti. La risposta è quella di Rinaudo, che non si sposta per non esporre la difesa amaranto. A neutralizzare Tevez c'è Ceccherini e il duello è molto interessante. Gli amaranto devono mantenere la consistenza della linea mediana, dove Emerson fa da regista e con Siligardi ed Emeghara che indietreggiano, quando avanza di più Pirlo. Mister Nicola impone la velocità nelle ripartenze e chiede anche a Schiattarella di attaccare Asamoah, non solo quando si propone in avanti, ma fin dalla metà campo bianconera.
La prima opportunità della partita arriva al 20' ed è della Juventus: dalla destra Padoin mette un buon cross al centro per Llorente che stacca di testa e manda la palla alta sulla traversa di Bardi. Nel secondo tempo, il Livorno è subito intrepido e cerca qualche iniziativa in più. Due azioni caratterizzano gli amaranto la prima è quella di Siligardi che dribla ben quattro avversari poi serve Greco che perde l'equilibrio in girata e cade in area: l'arbitro Massa lo ammonisce per simulazione, anche se il giocatore è caduto davvero e non per cercare il rigore.
La seconda chance è quella con Emerson che guida un contropiede fantastico, ma anziché servire Emeghara a destra prova l'iniziativa personale, sarà Vidal ad interromperlo nel momento decisivo. Al 17' arriva il gol segnato dal miglior juventino in campo, Llorente che su un cross di Asamoah anticipa Ceccherini e segna. Proprio nel momento in cui il Livorno è all’apice del suo sforzo. La seconda rete Juventina arriva poco dopo con una bordata rasoterra angolata di Tevez, imparabile per Bardi.
Per i bianconeri è il 2-0. A questo punto la partita è chiusa e non resta che pensare alla prossima con il Chievo. Gli amaranto hanno giocato bene e non si sono chiusi, occorre stendere quella sottile linea che oltre all’audacia li porti al risultato. Andrea Sargenti