Re Igor saluta e prenota il trono per Lucarelli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2005 10:24
Re Igor saluta e prenota il trono per Lucarelli

Sceglie “Show must go on” come colonna sonora ideale del suo saluto al calcio giocato. Igor Protti lascia quello spettacolo che tanto gli ha regalato dal punto di vista umano e professionale, abbraccia tutta la gente di Livorno senza trattenere le lacrime ringraziando tutti gli sportivi veri che lo hanno apprezzato. E’ il minuto numero 15 del secondo tempo di una partita, Livorno-Juventus, che era stata annunciata come la festa delle feste, con i bianconeri freschi campioni d’Italia e il Livorno che saluta il proprio pubblico al termine di un campionato storico, il primo in serie A dopo la bellezza di 55 anni.

Quella scena Protti l’avrà forse sognata mille volte, augurandosi un commiato così intenso, e domenica al vecchio Ardenza si è magicamente materializzata. “Re” Igor che si alza in cielo a colpire un pallone che sigla il provvisorio 1-1 della gara e il suo gol personale numero 227, il 48esimo in serie A. Il gemello Cristiano Lucarelli che raddoppia pochi minuti dopo tra il tripudio generale, appena in tempo per salutare in un abbraccio commovente Igor che lascia il campo e gli consegna la fascia di capitano.

Scene da calcio di altri tempi, di cui forse Protti rappresenta uno degli ultimi esponenti per serietà, capacità tecniche e professionalità. Si ritira Protti, lascia quel rettangolo verde che lo ha visto protagonista dalla C1 del suo Rimini, città natale, più di 21 anni fa, fino al Livorno che è diventata la sua squadra, passando però da esperienze significative e importanti come Messina e Bari. Qualcuno forse non lo sapeva, ma Igor Protti si ritira con un primato più unico che raro. L’unico calciatore italiano ad aver vinto la classifica cannonieri in tutte e tre le serie professionistiche.

In serie A con il Bari, 24 gol nella stagione 1995/96, in B e in C sempre con il Livorno, rispettivamente con 23 e 27 gol in due anni consecutivi. Con gli amaranto Igor ha segnato 108 gol, ma i numeri non dicono più di tanto sul rapporto del tutto speciale che si è instaurato tra l’attaccante riminese e la città toscana. Il futuro di Protti dovrebbe essere ancora Livorno, come lo stesso presidente Spinelli ha detto già domenica dopo la gara con la Juve. Protti ha salutato Ciro Ferrara, un altro 38enne illustre che dice addio ai campi di gioco quest’anno.

Ma il destino ha voluto disegnare un altro scenario da ricordare per il saluto di Igor. Il suo amico e compagno Cristiano Lucarelli è a un passo proprio da quel titolo di cui lui è uno specialista. Con Gilardino alle calcagna e 23 gol già all’attivo, il regalo più bello per Lucarelli potrebbe venire proprio da Protti, pronto magari a regalargli l’assist decisivo per lo sprint finale. “Re” Igor si prepara agli ultimi 90 minuti da professionista con il trionfo di domenica nel cuore e un titolo di capo cannoniere già pronto per il suo “alter ego”.

Ah, dimenticavo, scenario di questo finale da ricordare Messina, il nuovo stadio San Filippo. Già, un’altra piazza dove Igor Protti ha lasciato il segno, e che domenica lo saluterà come ha fatto la sua Livorno.

Antonio Lionetti

Collegamenti
In evidenza