Giacometti dialoga con l'arte etrusca, al museo Guarnacci

Due icone della storia dell’arte per un un evento espositivo dal forte potere evocativo. Inaugurazione il 19 ottobre alle 17. La mostra resterà aperta fino al 3 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2013 22:45
Giacometti dialoga con l'arte etrusca, al museo Guarnacci

Arte antica e moderna dialogano al Museo Guarnacci con “A tu per tu con…Giacometti e L’Ombra della sera”. Il 19 ottobre alle 17 si inaugura a Volterra la mostra che ospita due icone della storia dell’arte, l’Ombra della sera, capolavoro etrusco del III secolo a.C. e una Femme debout (1956) di Alberto Giacometti, maestro storico del Novecento, in un evento espositivo dal forte potere evocativo. La mostra, in questi giorni ospitata al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, resterà visitabile fino al 3 novembre.

La mostra “L’Ombra della Sera” è uno degli oggetti più emblematici e rappresentativi del popolo etrusco. Questo bronzetto etrusco dalla figura allungata conservato al Museo Guarnacci di Volterra è sempre stato uno dei simboli di un popolo considerato fra i più misteriosi della storia. Il dialogo fra il capolavoro etrusco e una delle celebri femme debout del grande artista svizzero è entrato col tempo nell’immaginario comune per l’affinità che lega le loro forme longilinee e sottili.

Infatti studi recenti hanno dimostrato che Giacometti, nel suo studio appassionato dell’antichità e dei classici, dedicò molta attenzione al mondo etrusco affascinato dalla ricerca espressiva della sua statuaria e da un’origine anche più antica della stessa forma allungata. Un’origine che risale ad epoche preistoriche, a un sentimento ancestrale, a un’immagine archetipa dell’uomo ereditata dagli etruschi e arrivata fino a Giacometti. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Museo Guarnacci di Volterra e i Musei Civici di Reggio Emilia, è curato da Chiara Gatti e accompagnato da scritti di Fabrizio Burchianti, Direttore del Museo etrusco di Volterra e Roberto Macellari Ispettore archeologo dei Musei Civici di Reggio Emilia.

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