La Giornata Nazionale delle biblioteche Biblio Pride 2013

400 persone hanno visitato stamani il palazzo del Prefetto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2013 21:51
La Giornata Nazionale delle biblioteche Biblio Pride 2013

Tanto pubblico, attento e incuriosito, ha partecipato oggi alla visita di Palazzo Medici Riccardi, eccezionalmente aperto alla città in occasione della “Giornata nazionale delle biblioteche Biblio Pride 2013”. Oltre 400 persone hanno affollato le sale della Biblioteca Riccardiana e Moreniana, gli uffici del presidente della Provincia e gli ambienti pubblici e privati del prefetto, stanze queste ultime che finora non sono mai state inserite in alcun percorso di visita. “Abbiamo colto l’opportunità offerta dalla Giornata Nazionale delle Biblioteche – ha spiegato il prefetto Luigi Varratta – per mostrare luoghi sconosciuti ai fiorentini e che comunque appartengono ai fiorentini.

Ci sono opere d’arte, arazzi, statue, mobili, tutti pezzi di grande pregio artistico che non sono stati mai ammirati prima d’ora”. Un’idea accolta molto bene dalla città. I posti per seguire l’itinerario guidato sono andati esauriti fin dal primo giorno di prenotazione. “Abbiamo fatto l’en plein – ha aggiunto Varratta – e credo che con un interesse così alto ripeteremo presto l’iniziativa. Voglio ringraziare il presidente della Provincia Andrea Barducci e la direttrice della Riccardiana Giovanna Lazzi, per aver reso possibile questa giornata speciale”. L’apertura straordinaria degli uffici e delle sale private del prefetto ha permesso di visitare il salone di Carlo VIII, la galleria delle Vetrate che si apre sul cortile di Michelozzo, la sala della Musica, la terrazza che offre inediti scorci su San Lorenzo.

E’ stato possibile affacciarsi anche sulla celebre scala a chiocciola progettata dall’architetto Ferdinando Tacca a metà del Seicento (non percorribile per motivi di sicurezza), che con la sua forma sinuosa sale da pianoterra fino al tetto del palazzo. Il percorso si è concluso davanti al Crocifisso ligneo policromo, esposto per la prima volta, intagliato dallo scultore don Romualdo e dipinto da Neri di Bicci. Un’opera che risale al 1461 e che proviene dal monastero delle monache agostiniane di San Gaggio di proprietà del Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno che l’ha recentemente restaurata. (sl)

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