Gino Bartali Giusto tra le Nazioni

Festa al Museo Gino Bartali. Il vicesindaco Saccardi: “Un riconoscimento che rende merito a un grande uomo”. Enrico Rossi: "Campione anche nella vita". Giocoli (Noi con Matteo Renzi): “Grande soddisfazione per il riconoscimento proprio durante i Mondiali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2013 14:15
Gino Bartali Giusto tra le Nazioni

I Campionati mondiali di Ciclismo in Toscana salutano la decisione dello Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme, di proclamare Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, Giusto tra le Nazioni, per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati sotto l'occupazione nazista. Gino Bartali è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme. L’importante riconoscimento è stato attribuito al campione italiano per aver attivamente contribuito a salvare la vita di molti ebrei durante l’occupazione nazista.

Come si legge nelle motivazioni dell’Istituto, Gino Bartali si è messo al servizio di una rete ed ha agito “come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, con la scusa dei suoi allenamenti”. “Oggi da Israele ci è arrivato un regalo straordinario: il nostro Gino Bartali è stato riconosciuto ‘Giusto tra le Nazioni’”. Lo ha detto il sindaco Matteo Renzi, commentando la decisione di Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme. Anche l’11 agosto scorso, durante la cerimonia della Liberazione di Firenze, il sindaco a nome dell’amministrazione e di tutta Firenze aveva auspicato il pronunciamento sul campione. “È il massimo riconoscimento perché è il segno che per essere un campione non basta avere dei polmoni straordinari e delle gambe meravigliose, ma bisogna essere anche un grande uomo - ha continuato Renzi -.

Bartali era questo: brontolone come tutti i fiorentini, diceva che era ‘tutto sbagliato, tutto da rifare’, però aveva un cuore grande e ha salvato decine di ebrei”. “È il modo più serio di dare un senso ai Mondiali di ciclismo - ha concluso Renzi -. A nome di tutta Firenze ringrazio per questo riconoscimento e credo che sia il modo più bello per dimostrare che questi Mondiali sono qualcosa di più di un evento sportivo”. "Un riconoscimento che premia il coraggio civile di uno dei più grandi uomini di sport della storia italiana.

Un riconoscimento di cui la Toscana dev'essere orgogliosa, ma che fa bene a tutto lo sport, in tempi in cui è più facile che lo sport sia collegato ai cori razzisti degli stadi". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "Sono storie come quella di Gino Bartali che ci aiutano a tenere viva la memoria e a trasmetterla alle nuove generazioni, insegnando loro i valori della solidarietà e dell'impegno - sottolinea il presidente - Allo stesso tempo Bartali ci insegna che per essere davvero campioni nello sport bisogna essere anche campioni nella vita.

E come toscano, mi sembra particolarmente bello che questa notizia arrivi proprio nei giorni in cui la Toscana ospita i Campionati mondiali di ciclismo, che ora si arricchiscono anche di un altro significato". “Una scelta che ci riempie di soddisfazione, che rende merito non solo a un grande campione, ma soprattutto a un grande uomo e che cade in un momento particolarmente importante per la nostra città”. E’il commento del vicesindaco e assessore allo sport Stefania Saccardi una volta appresa la notizia che Gino Bartali è stato dichiarato da Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme, “Giusto fra le nazioni”.

“Bartali – dice ancora il vicesindaco Saccardi – vede riconosciuto il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati in Italia. Da grande campione qual’era utilizzò la sua fama per nascondere falsi documenti e carte nella sua bicicletta e portandoli in vari luoghi durante i suoi allenamenti. Lo scorso 11 agosto, giorno della liberazione di Firenze, il sindaco Renzi lanciò l’appello affinchè ‘Ginettaccio’ potesse essere insignito di questo riconoscimento. Ebbene oggi questo diventa realtà e la ribalta dei mondiali di ciclismo che ospitiamo nella nostra città, amplificherà più che mai questo momento”. Esprime grande soddisfazione la capogruppo di Noi con Matteo Renzi Bianca Maria Giocoli, che nel 2006 aveva promosso la posa di un albero dedicato a Bartali nel “Giardino dei Giusti”, nei giardini del Parnaso in via Trento.

“Si tratta di un riconoscimento internazionale, il più importante, che giunge proprio nei giorni dei Mondiali di Ciclismo nella sua città: non possiamo che dirci entusiasti – ha dichiarato Giocoli –. E la nostra è una doppia soddisfazione, per aver per primi voluto che Firenze riconoscesse il grande Ginettaccio come uno dei Giusti sette anni fa”. L'Associazione Amici del Museo Gino Bartali, appresa stamani, direttamente dal figlio Luigi, la notizia del conferimento al "grande Gino" dell'ambìto riconoscimento di "Giusto fra le Nazioni" promuove per giovedì prossimo 26 settembre, alle ore 10,30 - presso lo stesso Museo - una iniziativa per festeggiare e divulgare a soci, simpatizzanti e concittadini la grande notizia.

Per tutti, per chi ha già avuto modo di vederlo e soprattutto per coloro che ancora non hanno visitato il Museo, sarà un occasione per ri-ammirare i preziosi cimeli esposti. Luigi Bartali, insieme al presidente dell'Associazione, Andrea Bresci, ricordano che, oltre che per questa occasione il Museo del Ciclismo rimane aperto, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00 tutti i giorni della settimana dello svolgimento dei Mondiali. Venerdì e sabato prossimo il Museo resterà aperto ininterrottamente fino alle ore 22,00.

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