Mondiale 2013, Coni chiama solo Comune di Firenze, Toscana si infuria

Rossi: "Scelta che amareggia". Grande impegno profuso anche da chi è rimasto fuori dalla porta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2013 18:27
Mondiale 2013, Coni chiama solo Comune di Firenze, Toscana si infuria

Mancano 5 giorni all’inizio dei Campionati mondiali di ciclismo, presentati questa mattina nella sede del CONI dal Ministro Graziano Del Rio, dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, dal Presidente della Federazione Italiana Ciclismo Renato Di Rocco e dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi. E tutti gli altri enti interessati? "Amarezza per una scelta scorretta dal punto di vista istituzionale e che certo non valorizza il grande impegno profuso dalla Regione e dal complesso delle istituzioni locali coinvolte nell'organizzazione del Mondiale di ciclismo" lo ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, a proposito della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, svoltasi oggi presso la sede del Coni di Roma, alla quale è stato invitato a partecipare il solo Comune di Firenze. Il presidente Rossi ha inviato una lettera ai presidenti del Coni, Giovanni Malagò, del comitato organizzatore della manifestazione iridata, Angelo Zomegnan, e della Federazione italiana ciclismo, Renato di Rocco. "Trovo francamente inspiegabile – scrive Rossi - che a questo appuntamento non siano stati chiamati la Regione e tutte le altre istituzioni locali coinvolte, che questo grande evento hanno voluto e sostenuto con convinzione fin dall'inizio.

In particolare non si può certo ignorare che è proprio grazie alla Regione, che ha investito nella manifestazione oltre 20 milioni, se tutto è stato organizzato al meglio". "Oggi è stata compiuta una scelta – continua la lettera - che non si spiega né con gli interessi della manifestazione, né con l'obiettivo di favorire quella positiva collaborazione istituzionale che ha sin qui garantito il buon lavoro svolto per realizzare un grande e bel Mondiale. Tuttavia – conclude il presidente – non verrà meno il nostro impegno, che sarà pieno fino all'ultimo sprint, perché prima di tutto viene il Mondiale, il suo successo e la diffusione di un'immagine positiva della Toscana e dell'Italia". L’On.

Dario Nardella, oggi membro del Comitato istituzionale dei Mondiali, ha dichiarato: “Le istituzioni dello sport e del territorio hanno messo in campo un lavoro di squadra straordinario che corona lo sforzo iniziato quando, da Vicesindaco con delega alla sport, ho avuto l'onore di guidare a Melbourne nel 2010 la delegazione che si è aggiudicata la manifestazione. Gli ultimi tre Governi hanno investito quasi 7 milioni di euro per l'organizzazione dell'evento, cui si aggiungono i 35 milioni di Regione ed enti locali per le opere pubbliche necessarie a garantire la sicurezza e la fruibilità del percorso, benefici che rimarranno anche dopo l’evento nelle città ospitanti.” Dal 22 al 29 settembre Firenze diventerà la capitale dello sport: “Invito i fiorentini ad accogliere questo momento con entusiasmo ed orgoglio poichè rappresenta l’evento sportivo più importante e prestigioso dell’anno” – ha continuato Nardella nella sua veste di vicepresidente del comitato istituzionale dei campionati mondiali di ciclismo 2013 – “ Sarebbe assurdo nascondere i disagi che la manifestazione provocherà, ma confido che i fiorentini li accetteranno in cambio dei vantaggi portati dall'evento: 3000 posti di lavoro a chiamata attivati in tutta la Regione, alberghi pieni ovunque, più di 40 km di strade riasfaltate solo a Firenze, per non parlare dell'immenso valore che avrà la diretta televisiva in mondovisione con più di un miliardo di telespettatori stimati.

Se guardiamo a tutto questo indotto economico, stimato in 164milioni di euro, possiamo certamente dire che il gioco vale la candela”. “Infine – ha concluso Nardella – non dimentichiamo che il ciclismo appartiene al grande patrimonio sportivo della Toscana, la nostra terra. In questo senso i Mondiali dovranno essere anche l'occasione per educare i nostri giovani al fair play attraverso la lotta al doping, pratica odiosa che da troppi anni affligge questa splendida disciplina. Sono sicuro che ai nostri azzuri giungerà tutto il sostegno e l’affetto caloroso che Firenze sa riservare in questi momenti”

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