La ripresa? Tra licenziamenti, disoccupazione e cassa integrazione

Stamani corteo nel centro cittadino contro i 160 esuberi annunciati in Targetti. Firmato in Provincia l'accordo per la cigs alla Rio Finissaggio Tessuti. Riguarda i 20 dipendenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2013 14:28
La ripresa? Tra licenziamenti, disoccupazione e cassa integrazione

Corteo stamani per le strade del centro storico di Firenze, organizzato da Fim-Cisl e Fiom-Cgil, dei lavoratori della Targetti Sankey Spa per chiedere all’azienda di revocare la procedura di mobilità per 160 dei 245 dipendenti della storica azienda fiorentina. I lavoratori si sono ritrovati alle 9 in via Martelli, all’ingresso di piazza Duomo, ed hanno poi percorso in corteo le strade del centro fino a piazza dei Giudici. Al corteo hanno preso parte anche rappresentanze sindacali delle altre aziende metalmeccaniche del territorio. In testa al corteo lo striscione ‘No ai licenziamenti! La Targetti è Firenze’, che al termine è stato esposto sul Ponte Vecchio. L’azienda ha comunicato gli esuberi il 26 agosto scorso.

Nell’incontro di lunedì Targetti ha risposto di no alla richiesta delle organizzazioni sindacali di sospendere la procedura di mobilità. “L’azienda ha fatto partire il count-down dei giorni per i licenziamenti –ha detto Alessandro Beccastrini, segretario della Fim-Cisl di Firenze e Prato-. Noi vogliamo che questo conto alla rovescia sia azzerato e intendiamo parlare di ammortizzatori sociali e di eventuali esuberi mentre discutiamo anche del piano industriale di quest’azienda. Parlare di esuberi senza sapere cosa accadrà dopo, quali programmi ha l’azienda, sarebbe consegnare anche chi rimane nell’azienda ad una grande incertezza.” Targetti, attiva nel settore dell’illuminazione, è una delle aziende storiche del territorio fiorentino e fino a pochi anni fa era leader mondiale del settore, arrivando ad occupare 450 persone. PRATO – Firmato quest'oggi in Provincia l’accordo per la cassa integrazione straordinaria alla Rio Finissaggio Tessuti.

La società presenterà istanza di cigs per crisi aziendale a partire dal 16 settembre 2013 (durata 12 mesi). Il provvedimento riguarda un numero massimo di 20 dipendenti e ove possibile sarà attuata la rotazione del personale. L’accordo è stato sottoscritto da Franca Ferrara, dirigente del servizio Orientamento e lavoro della Provincia, Giuseppe Valdambrini legale rappresentante della Rio Finissaggio Tessuti che ha sede a Prato, assistito dal consulente del lavoro Alessandro Goti, da Juri Meneghetti e Giovanni Santi per la Filctem-Cgil, da Maria Chiara Malinconi per la Femca-Cisl, Federica Brizi per la Uilta-Uil e dai rappresentanti dei lavoratori. La società intende utilizzare la cassa integrazione straordinaria nell'ambito di una strategia finalizzata alla riorganizzazione della produzione e al recupero di efficienza anche attraverso la ricerca e lo sviluppo di lavorazioni per altri tipi di tessuto attualmente non svolte dall’azienda. Naturalmente è prevista l'attivazione del programma di politica attiva del lavoro attraverso lo Sportello emergenze e il Centro per l’impiego, finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione con orientamento, formazione individualizzata per l'inserimento lavorativo, accompagnamento della persona e affiancamento della stessa nell'inserimento in una nuova attività.

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