Refezione scolastica: chiusa la gara per la gestione di 5 Centri di cottura

L’assessora Giachi: “La prima preoccupazione del Comune è la qualità del servizio, che viene verificata ogni giorno”. Tra le novità la valorizzazione di prodotti a filiera corta e l’impegno delle ditte a finanziare progetti di comunicazione ed educazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2013 23:34
Refezione scolastica: chiusa la gara per la gestione di 5 Centri di cottura

Si è chiusa la gara per l’aggiudicazione della gestione di cinque Centri di cottura comunali per la preparazione dei pasti per alcune scuole cittadine: come nell’anno scolastico 2012-2013 la società CAMST gestirà il Centro di cottura di via Bibbiena, dove lo scorso anno sono stati preparati 4.680 pasti al giorno (il Centro gestisce anche la mensa aziendale di Quadrifoglio); la Elior Ristorazione gestirà i Centri di cottura Donatello (1.760 pasti al giorno) e Damiano Chiesa (155 pasti al giorno); mentre la CIR Food Divisione Eudania gestirà i Centri di cottura Carducci (2.060 pasti al giorno) e Vamba (695 pasti al giorno).

I dati sopraindicati si riferiscono ai pasti preparati nell’anno scolastico 2012-2013. Le tre ditte che si sono aggiudicate l’appalto per l’anno scolastico 2013-2014 (prorogabile per i tre anni successivi) si sono impegnate a mettere a disposizione dell’amministrazione comunale circa 150.000 euro per la realizzazione di progetti di educazione alimentare e di comunicazione nelle scuole della città. Si tratta di una delle novità della gara di quest’anno, insieme alla maggiore valorizzazione delle produzioni agricole a filiera corta (ovvero prodotte o coltivate in Toscana). “A partire da settembre inizieremo a pianificare la nuova comunicazione per il servizio di refezione scolastica - spiega l’assessora all’educazione Cristina Giachi-.

Saranno realizzati nuovi depliant, pieghevoli e progetti di formazione e informazione direttamente nelle scuole”. La gara si è svolta secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non del maggior ribasso, il che significa che il “peso” degli elementi qualitativi dei progetti proposti è stato superiore a quello del ribasso economico sul prezzo a base d’asta. Tra questi elementi di qualità, ad esempio, hanno assunto particolare importanza i requisiti professionali del personale impiegato, l’utilizzo nel processo produttivo di generi alimentari biologici, del commercio equo e solidale e soprattutto di filiera corta, la razionalità dei processi produttivi e del trasporto dei pasti. “Il Comune ha particolarmente a cuore la qualità del servizio mensa - dice l’assessora -, e per questo la verifica quotidianamente con il lavoro di un apposito ufficio comunale, fino a controllare che i cibi non vengano cotti con troppo anticipo rispetto all’orario in cui verranno consumati.

Ogni anno, poi, l’ufficio predispone i menù e le tabelle dietetiche adottati dal servizio refezione del Comune”. “I menù e le tabelle dietetiche - continua Giachi - sono preparati in collaborazione con gli esperti dell’unità operativa ‘Dietetica - servizio igiene pubblica’ della Asl 10, della Federazione italiana medici pediatri e dei rappresentanti dei genitori presenti nelle ‘Commissioni mensa’, tenendo conto dei parametri nutrizionali indicati dall’Istituto nazionale della nutrizione”. Ancora col fine di garantire la migliore qualità, la carne somministrata ai ragazzi nelle mense scolastiche cittadine non viene acquistata già affettata, ma viene tagliata in cucina quotidianamente a seconda del menù: nel senso che vengono acquistate grosse porzioni di carne e non bracioline o bistecchine.

Tutti i Centri cottura sono, infatti, dotati di celle frigorifere per la conservazione. L’indice di gradimento delle varie pietanze è costantemente tenuto sotto controllo dall’assessorato all’istruzione attraverso rilevazioni effettuate nelle scuole dai tecnici dell’Ufficio refezione con la collaborazione di insegnanti e delle ‘Commissioni mensa’. Inoltre, l’assessora Giachi ha valutato più volte di persona la qualità del cibo, pranzando insieme agli studenti in diverse scuole cittadine.

Questa pratica continuerà anche il prossimo anno scolastico: “Tutte le settimane farò visita a una scuola diversa e pranzerò con gli studenti - dichiara Giachi -: è un modo per valorizzare il lavoro dei dipendenti del Comune e per condividere con i ragazzi il momento conviviale”. Il menù scolastico è strutturato su due periodi: invernale ed estivo, in modo da introdurre un’ampia varietà di piatti nel rispetto della stagionalità dei prodotti. All’interno di ciascun periodo, poi, il menù è suddiviso in quattro settimane che si susseguono secondo un calendario stabilito annualmente dall’Ufficio refezione.

Menù e tabelle sono consultabili quotidianamente in Rete civica. Il servizio mensa del Comune, organizzato su 14 Centri di cottura in appalto e 2 a gestione diretta, prepara e distribuisce una media di 22.660 pasti al giorno a circa 24.000 ragazzi iscritti al servizio, di cui 8.150 delle scuole dell’infanzia, 14.500 delle primarie e 1.350 delle secondarie di primo grado. Il servizio è garantito nelle scuole comunali, statali e anche alle private parificate che decidono di servirsene. (fp)

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