Dopo Renzi un nuovo sindaco per Firenze a 5 Stelle

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle organizzano una giornata di studio a Palazzo Panciatichi, per la prima volta nel cuore del consiglio regionale per progettare una gestione diversa della cultura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2013 14:44
Dopo Renzi un nuovo sindaco per Firenze a 5 Stelle

Alle prossime elezioni comunali nella primavera del 2014 il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo è già pronto a schierare un proprio candidato sindaco. Andrea Vannini, portavoce del Movimento lo ha annunciato a margine di un convegno che ha avuto luogo in Consiglio regionale contro la ''Disneyland della cultura" contro le città "Outlet". I nomi potrebbero essere quelli di Alfonso Bonafede, parlamentare fiorentino e avvocato dei cittadini in alcune delle ultime controversie che hanno visto protagonista il capoluogo toscano e Massimo Artini, vicepresidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati eletto in Valdarno e già al fianco dei pendolari nell'accesa lotta sul trasporto locale. Su questo però Vannini è categorico: "Artini e Bonafede sono parlamentari e dunque non candidabili". Al fianco dei grillini il consigliere Gabriele Chiurli, ex militante della Lega Nord passato al Gruppo misto ed in procinto di fondare la lista civica regionale Democrazia Diretta.

Previsti anche gli interventi dell'assessore Cristina Scaletti trattenuta in mattinata da impegni di Giunta e del consigliere PD Pier Paolo Tognocchi. ''Le candidature saranno espresse e votate interamente on line - ha spiegato Vannini" così come da uso e consuetudine del Movimento, aperte dunque e votabili dal pubblico del web. "Presto avremo Beppe Grillo a Firenze, perché la politica fiorentina è in ebollizione. Abbiamo un sindaco latente ormai da mesi in Consiglio comunale e non sappiamo chi gestisca il Comune.

La questione del Ponte Vecchio è un esempio. Due anni fa Renzi aveva emanato un regolamento e lui stesso non lo ha rispettato. Firenze risente della crisi e non si può andare dalla Merkel o da Obama a chiedere risposte'' Beppe Grillo non ha lesinato commenti sulla visita di Matteo Renzi alla cancelliera tedesca definendo il sindaco "in ginocchio dalla Merkel" un "Ebetino di Firenze". Il Movimento sarebbe pronto a collaborare, nella corsa a Palazzo Vecchio, con realtà del territorio come i Comitati dei cittadini e le Liste Civiche locali. Professori e politici chiamati ad esprimersi nella lunga giornata di studio organizzata dai 5 Stelle per trovare un rimedio al degrado del sistema cultura.

"Deve essere l'occasione per guardare in senso generale ad una cultura che possa essere obbiettivo e strumento per crescere e produrre lavoro, serve però una politica capace di fare le cose perché al momento manca tutto" spiega Michele Dantini critico di arte contemporanea e docente all'Università del Piemonte. "Non siamo più nel Rinascimento, ma viviamo costantemente di rendita - gli fa eco Vannini - però possiamo strutturare un sistema che ci riproponga quella stessa illuminazione e ripartire dall'artigianato, dalle botteghe sostenute dai grandi mecenati" "La cultura è una risorsa immensa - aggiunge la senatrice Michela Antonia Montevecchi - abbiamo tutto l'interesse di farla fruttare il più possibile attraverso una gestione che guardi ai bisogni primari, come ad esempio il lavoro.

Non voglio aggiungere nulla alla polemica su Ponte Vecchio offerto per la cena della Ferrari, ha già detto tutto il senatore Romani con una bacchettata dovuta. Renzi ha promesso una querela che fino a poche ore fa non è ancora giunta al destinatario, forse erano solo parole in libertà" E' recente la polemica aperta sulla Scuola italiana rea di aver inculcato per anni nozioni inutili ed obsolete senza pensare alla pratica; troppe materie umanistiche e poca officina? La cultura è un'officina, che richiede la conoscenza delle arti e dei mestieri, ma non sarebbe nulla senza l'osservazione profonda dell'essere umano in tutte le sue forme. AntLen

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