Protesta disabili, occupata la sede regionale in Piazza Duomo

Le ragioni della mobilitazione riguardano la graduatoria unica per i finanziamenti per la vita indipendente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2013 19:10
Protesta disabili, occupata la sede regionale in Piazza Duomo

FIRENZE -”Se i disabili vogliono esprimere in questo modo la loro protesta, noi non abbiamo problemi, lo facciano pure, purché non intralcino i movimenti di chi sta lavorando qui. In tutta coscienza, questa protesta non la sentiamo rivolta a noi, che abbiamo sempre fatto tutto il possibile per andare incontro alle loro richieste”. Così il presidente Enrico Rossi ai disabili delle due associazioni Vita Indipendente e Associazione Toscana Paraplegici, che oggi hanno occupato la sede della Regione Toscana, in piazza Duomo.

“Voglio ricordare – aggiunge Rossi – che il progetto Vita Indipendente si fa solo qui in Toscana, ed è tutto a carico della Regione. E’ fuori dai Lea (Livelli essenziali di assistenza), non è previsto dalla leggi dello Stato. Capiamo che ci vorrebbero maggiori garanzie, ma per questo sarebbe necessaria una legge dello Stato. Ma lo Stato ha tagliato da 2 miliardi a 300 milioni il Fondo per il sociale e la disabilità, mentre in Toscana dal 2012 al 2013 abbiamo aumentato la quota destinata al progetto Vita Indipendente da 5,2 a 7 milioni di euro”. L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha incontrato i disabili durante la loro protesta.

“Non abbiamo mai smesso di lavorare per garantire a tutti voi condizioni di vita migliori e la possibilità di vivere la vostra disabilità con autonomia, indipendenza, dignità – ha detto loro – Continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora, incontrandovi periodicamente per avere da voi indicazioni e consigli”. Non è la prima volta che le due associazioni occupano Palazzo Strozzi Sacrati, e non è la prima volta che l’assessore e i suoi dirigenti li incontrano. L’ultimo incontro è stato il 5 giugno scorso, nella sede dell’associazione Vita Indipendente a Scandicci.

Questa volta, la protesta si appunta sulla graduatoria unica per i finanziamenti per la vita indipendente: in questo modo – sostengono i disabili – con l’ingresso di nuove persone in graduatoria, chi finora riceveva l’assegno, può vederselo decurtare o addirittura non riceverlo più. L’assessore prima, e il suo capo di gabinetto, Rossano Mancusi, poi, hanno chiarito che la Regione sta applicando tutte le misure previste per la Vita Indipendente. Il finanziamento per la Vita Indipendente è partito nel 2009, con uno stanziamento di 2 milioni, che sono saliti a 5.2 nel 2012, e poi a 7 nel 2013.

“Questi fondi – spiega Rossano Mancusi – vengono distribuiti a tutte le Asl, che poi, previa pubblicazione di un bando e valutazione da parte dell’UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare) assegna alle persone un assegno commisurato alle loro condizioni”. L’assegno mensile varia da 800 a 1.800 euro, in base alla valutazione fatta dall’UVM. “Siamo costantemente al lavoro per valutare ogni possibilità migliorativa – dicono i tecnici dell’assessorato – sia in termini di ulteriore incremento delle risorse, che in termini di più appropriata distribuzione dell’assegno.

Assicuriamo il nostro impegno a verificare e approfondire la questione della graduatoria unica, ai fini di poter valutare la possibilità di confermare, a chi lo ha già acquisito, il diritto a ricevere l’assegno”. Il 10 giugno scorso sono stati convocati dall’assessorato gli operatori di tutte le Asl, per presentare il monitoraggio svolto e verificare criteri e modalità di assegnazione del fondo per la Vita Indipendente. All’incontro sono stati invitati anche i rappresentanti di tutte le associazioni.

“Vogliamo capire – spiega Rossano Mancusi – quali sono i margini di revisione e miglior redistribuzione del fondo”. Inoltre, è in corso di elaborazione una bozza di legge, un testo unico che non riguardi solo la vita indipendente, ma inquadri tutti i problemi dei disabili, evitando frammentazione e polverizzazione delle risorse. Ed è in dirittura di arrivo la delibera sulla protesica, che ha tenuto conto di alcune delle osservazioni avanzate dalle associazioni. “Esprimo piena solidarietà alle associazioni ‘Vita indipendente’ e ‘Toscana paraplegici’ che da 1 anno e mezzo continuano a sentire promesse che non diventano mai realtà.

Purtroppo la difficoltà della Giunta regionale toscana di tradurre le parole in fatti vale non solo per il mondo dei disabili, ma per l’intero sistema sanitario regionale”. Questo il commento di Stefano Mugnai, Consigliere regionale del PdL e Vicepresidente della commissione Sanità. “La Regione fa tante promesse, parla di progetti di riforma – più o meno condivisibili – ma poi concretizza ben poco. Auspichiamo – dichiara Mugnai – che le importanti richieste del mondo dei disabili vengano quanto prima recepite, 18 mesi di attesa sono più che sufficienti”.

«Esprimo la mia più totale solidarietà alle persone delle associazioni “Vita Indipendente” e “Toscana paraplegici” che oggi hanno protestato davanti alla sede della Regione Toscana in piazza Duomo a Firenze. Purtroppo prosegue il silenzio assordante della Giunta che continua a non dare risposte a queste persone». È quanto afferma il consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri.

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