Pugliesi nel Mondo ed Unuci: insieme a la Verna

L'associazione, che cerca di vivere lo spirito pugliese anche in Toscana, ha organizzato un evento culturale di rilievo: un'intera giornata sulle orme di San Francesco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 giugno 2013 00:22
Pugliesi nel Mondo ed Unuci: insieme a la Verna

Un appuntamento tra spiritualità e cultura in piena sintonia con una natura viva. Queste la caratterizzazione della visita al Santuario di la Verna realizzata, domenica scorsa, dai Pugliesi nel Mondo sezione di Firenze. Una domenica diversa, più silenziosa, profonda e riflessiva che ha visto la partecipazione anche del Generale Calogero Cirneco presidente di Unuci Firenze (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia) nonchè persona profondamente legata alla terra di Puglia della quale è originaria la gentile consorte.

Ad accompagnare il gruppo, la competenza di Don Pasquale Didonna. Una temperatura rigida, davvero poco primaverile, non ha frenato il desiderio di scoprire luoghi tanto cari a San Francesco: il gruppo, infatti, dopo aver presenziato alla celebrazione della messa, ha avuto modo di partecipare ad una visita guidata. Il Santuario, il corridoio delle processioni, la piccola cella dove il Santo di Assisi riposava. Poi, una piccola scoperta: una stanza, limitata negli spazi ma davvero preziosa, nella quale anche Santo Antonio da Padova avrebbe soggiornato. Attimi di emozione si sono riscontrari nel momento in cui è stato ricordato il giorno delle stimmate: quel lontano 14 settembre 1224 tanto caro a chi ama la figura di Francesco.

Un racconto affascinante che ha, nella sua parte mistica, il vero mistero. Da documenti in possesso dei frati, emergerebbe che in notti di preghiera fu proprio il Santo a chiedere di provare un po’ dell’amore e del dolore che Gesù Cristo sentì nei momenti della sua Pasqua di Morte e Risurrezione. Le invocazioni di Francesco furono esaudite e, intorno alla Festa dell’esaltazione della Croce (appunto 14 settembre), il suo corpo fu segnato delle stesse piaghe del Crocifisso. Nelle sue mani e nei suoi piedi si formarono delle escrescenze a forma di chiodi.

Su una parete un bellissimo dipinto ricostruisce gli attimi di questo passaggio che ha fatto la storia del monte e la sua fama ora diventata internazionale. Una fama confermata dal notevole quantititativo di visitatori che, anche ieri, hanno sfidato la pioggia per immergersi nel silenzio di questo luogo sacro. Un silenzio che contraddistingue un luogo, a due passi da casa nostra, dove trovare, risposte che, probabilmente, non troveremmo altrove. nella foto il gruppo di "Pugliesi nel mondo" sezione di Firenze al completo ulteriori immagini della visita su www.rubilandia.it con gli appunti di viaggio di Nicola Di Modugno

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