Tre giorni di vacanza in più per salvare il turismo balneare, c'è chi dice No

Le imprese balneari sono tra le più colpite dalla crisi, la proposta di Confcommercio: rimandare di qualche giorno l'apertura delle scuole Toscane.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2013 15:21
Tre giorni di vacanza in più per salvare il turismo balneare, c'è chi dice No

Il direttore di Confcommercio Toscana Andrea Nardin replica al Vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti che dagli organi di stampa ha risposto con un secco no alla proposta di Confcommercio di far slittare di qualche giorno l’inizio delle scuole. “Spiace innanzitutto che la risposta dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Toscana ci giunga a mezzo stampa, per altro dopo anni che chiediamo un confronto sul tema e che questo ci è sempre stato negato.

Ci chiediamo allora che valenza abbiano riunioni come quelli della Tripartita (organismo di concertazione cui prendono parte associazioni datoriali e sindacati sui temi della formazione e lavoro) se già le decisioni vengono prese senza possibilità di confronto”. “Notiamo poi – aggiunge Nardin – la contraddittorietà tra le molte voci della Regione, che da una parte afferma la necessità di intervenire per contrastare la crisi non solo congiunturale del turismo balneare, investendo per rinnovare e destagionalizzare il settore, dall’altra non può nemmeno ascoltare le ragioni di chi propone un intervento a costo zero. Nel 2013 sarà confermato un ulteriore calo di presenze del 7-8 per cento per il turismo balneare, quest’anno non compensato per altro dall’arrivo di turisti stranieri.

L’Assessorato al turismo cerca di collaborare con le associazioni di categoria per costruire prodotti efficaci a fermare l’emorragia mentre dal lato della Istruzione si cerca di contrapporre l’interesse delle imprese a quello della scuola e delle famiglie. Il vero problema è che le scuole in questa logica vengono viste come parcheggi che sopperiscono alla mancanza di strutture di sostegno alle famiglie durante il periodo estivo. Confcommercio Toscana è perfettamente consapevole dell’importanza della didattica per lo sviluppo degli individui e del Paese, ma si tratta insomma solo di spostare di tre giorni la riapertura delle scuole. Quando gli alunni tornano a scuola il turismo interno sul litorale termina, come terminano gli eventi su territorio, con il concorso dei quali si forma il prodotto turistico, e di cui potrebbero beneficiare in particolare le zone costiere che lo scorso anno sono state colpite da calamità naturali disastrose per l’economia locale”.

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