Compro-oro: blitz di CasaPound Italia in tutta la Toscana

Nuove aperture, pubblicità in radio e tv che invita a 'liberarsi' dei materiali preziosi per trasformarli in denaro contante. “Una nuova forma di usura e riciclaggio, la legge va cambiata” è il messaggio lanciato da Casapound.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2013 13:24
Compro-oro: blitz di CasaPound Italia in tutta la Toscana

Firenze, 14 marzo - Locandine di denuncia e 'sacchi dei ricordi' con su scritto “2 Matrimoni”, “3 Battesimi”, “4 Comunioni”. Gli attivisti di CasaPound Italia li hanno lasciati nella notte davanti ai compro-oro di Firenze, Arezzo, Lucca, Prato, Pistoia e Massa per denunciare cosa si nasconde dietro questo genere di negozi. “Quello dei Compro-oro – spiega CasaPound Italia Toscana – è un fenomeno in forte crescita che, alimentato dalla crisi, in molti casi si è trasformato in un nuovo monte dei pegni, dove la gente cancella i propri ricordi per un manciata di euro. Inoltre – prosegue la nota – i dati evidenziano come questa enorme mole di soldi sia diventata negli anni un business appetibile per le mafie e non solo, avendo un rischio d’impresa quasi nullo e una legislazione lacunosa su tutta la filiera.

Secondo statistiche recenti dei circa 30mila punti vendita aperti in Italia solo meno di 350 risultano registrati alla Banca d’Italia e circa il 14% dei Compro-oro produce azioni illegali, spesso diventando una ‘lavanderia’ per denaro sporco”. “Con questa azione – conclude CasaPound Italia – vogliamo chiedere con forza una regolamentazione più stringente (istituzione di un apposito albo al quale tutti i negozi devono essere registrati, obbligo di tracciabilità degli oggetti venduti e applicazione delle norme anti-riciclaggio) per un settore in cui non tutto ciò che è oro luccica”.

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