Cassa integrazione: la rabbia dei sindacati e arriva il via libera ai pagamenti

I lavoratori in cassa integrazione o mobilità in deroga da gennaio 2013 ancora in attesa di riscuotere le prime mensilità, potranno a breve iniziare a ricevere le indennità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2013 15:11
Cassa integrazione: la rabbia dei sindacati e arriva il via libera ai pagamenti

La crisi fa vittime con un crescendo drammatico, il numero delle persone delle famiglie in difficoltà aumenta in modo esponenziale. In questa situazione è esplosa la cassa integrazione in Toscana. Nello specifico della cassa in deroga sono già stati impegnati tutti i soldi messi a disposizione delle regioni dal governo e, "come da tempo si va denunciando da più parti, non sono sufficienti a coprire le richieste. Come se non bastasse la cronaca di queste settimane registra dei ritardi insopportabili nei pagamenti dovuti ai blocchi del governo e ad intoppi burocratici di varia natura che devono essere superati il più rapidamente possibile" è la nota rabbiosa dei sindacati. La replica a stretto giro di posta arriva dalla Regione Toscana: I lavoratori in cassa integrazione o mobilità in deroga da gennaio 2013 ancora in attesa di riscuotere le prime mensilità, potranno a breve iniziare a ricevere le indennità.

Dopo,una serie di pressioni continue esercitate dalle Regioni e dai sindacati finalmente l’Inps nazionale ha autorizzato le sedi regionali a dare il via ai pagamenti. “Abbiamo preso atto della notizia dello sblocco – commenta l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – che finalmente dà una risposta positiva all’impegno profuso in questi mesi dalle Regioni per sollecitare una soluzione ai problemi burocratici legati al nuovo quadro normativo che non penalizzasse migliaia di lavoratori coinvolti”. L’assessore Simoncini, nella sua veste di coordinatore per il lavoro in seno alla Conferenza delle Regioni, era intervenuto più volte nei confronti del ministro del lavoro Elsa Fornero, delle strutture del Ministro e dell’Inps, per sbloccare la situazione.

Proprio stamani si è svolto l’ultimo incontro con il ministro. “Mi auguro che oggi, superato il blocco – spiega ancora Simoncini – gli uffici dell’Inps possano smaltire il forte ritardo accumulato in questi due mesi di stallo in modo da assegnare rapidamente gli arretrati ai lavoratori, dando sollecitamente risposta a chi già da troppo tempo è stato lasciato senza reddito e che non vengano sollevati nuovi cavilli burocratici che sarebbero intollerabili”. Da gennaio ad oggi la Regione Toscana ha autorizzato 4927 domande di cassa integrazione in deroga, per un totale di 21591 lavoratori, mentre le nuove domande di mobilità sono state 426, cui si aggiungono quelle autorizzate a cavallo fra il 2012 e il 2013, che sono in tutto 1043. ” Si tratta di domande che, già oggi, superano le prime risorse attribuite alla Regione Toscana dal Governo nazionale: 33 milioni.

Per far fronte a questa situazione, oltre a convocare la riunione degli Assessori regionali al lavoro per ottenere dal governo una ulteriore ripartizione delle risorse ad oggi presenti nel bilancio dello stato, stiamo predisponendo una delibera di giunta che inviti l’Inps regionale a liquidare, intanto, due mensilità per il 2013 di ammortizzatori in deroga a tutti coloro che ne hanno diritto, per poi proseguire nell’erogazione una volta pervenute le nuove risorse statali. Tale decisione permetterebbe di evitare disparità di trattamento tra lavoratori che vivono, tutti, una situazione di pesante disagio”. “Rimane, poi, purtroppo aperta la questione del completamento dei pagamenti per il 2012 – sottolinea infine Simoncini – per i quali sono necessari circa 180 milioni di euro e per la copertura degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2013, essendo le risorse assolutamente insufficienti rispetto alla spesa storica ed in particolare all’aumento nell’utilizzo della cassa registrato a gennaio.

Diviene quanto mai urgente, anche per gli ammortizzatori in deroga, che si arrivi rapidamente alla formazione di un nuovo governo ed alla piena funzionalità del Parlamento in grado di trovare nel bilancio dello stato le risorse aggiuntive per arrivare a fine anno”.

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