Renzi: ''L'integrazione tra Pisa e Firenze è un' operazione storica''

"Se dovessimo fallire il problema sarebbe soprattutto per Pisa". Il sindaco apre a un possibile riesame della questione dell'area di Castello, quei terreni sono ancora sotto sequestro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2013 21:26
Renzi: ''L'integrazione tra Pisa e Firenze è un' operazione storica''

Renzi e Rossi stavolta sembrano essere d'accordo su tutto o quasi, tempo ce ne è voluto ma la conclusione è una comunione d'intenti. L'argomento su cui sindaco e presidente convergono è l'aeroporto. Renzi è stato da sempre favorevole alla pista parallela all'autostrada, l'unica approvata da Enac, Rossi a riguardo ha dovuto a lungo fare i conti con fronti interni e opposti ma la priorità per il governatore è sempre stata l'alleanza Pisa-Firenze, la quale doveva necessariamente passare attraverso la fusione delle holding delle società di gestione degli scali, Adf per Firenze, Sat per Pisa. Fusione che ancora oggi Rossi considera condizione preliminare e indispensabile all'approvazione del Pit (Piano di Indirizzo Territoriale) che riguarda l'intero Parco della Piana compreso anche Peretola.

Una settimana fa gli amministratori delegati di Sat e Adf hanno detto sì alla fusione in unica società, quindi dopo anni di estenuanti discussioni e accesi dibattiti, la Regione con l'avvallo di Renzi e Filippeschi ha deciso di avviare l'iter amministrativo che porterà allo sviluppo del sistema aeroportuale toscano. "Il nuovo aeroporto sta prendendo forma. Siamo sempre stati chiari circa un diverso orientamento della pista, entro il 2013 avremo le condizioni burocratiche e tecniche perché si possa avere una variante della pista analoga a quella pensata dal Comune" ha dichiarato oggi in Aula di Consiglio Matteo Renzi assicurando il suo appoggio e la sua collaborazione all'azione di Rossi.

Il sindaco è tornato sulle cose ancora da fare e da rivedere come l'entrata e l'uscita in autostrada e il collegamento dello scalo con il tessuto urbano. "Siamo l'unica città al mondo ad avere un semaforo all'ingresso in autostrada" per non parlare di quel restringimento della carreggiata imposto dal Viadotto all'Indiano. Quando e se la linea 2 della tramvia verrà completata si potrà raggiungere l'aeroporto "in 11 minuti" dal centro. "Il Comune di Firenze però da solo non può muoversi - ha aggiunto tuttavia Renzi- perché non può entrare nelle scelte del Comune di Sesto".

La pista infatti è situata sul territorio di Sesto Fiorentino e il sindaco Gianassi si è sempre detto contrario e annuncia battaglia contro la decisione della Giunta regionale. Renzi ha toccato anche la questione dell'assetto societario; Rossi ha già comprato per conto della Regione quote azionarie un tempo di Mps e ha intenzione di incrementare il pacchetto azionario e avere così più peso. "La Giunta regionale ha proposto ai comuni di Pisa e Firenze un patto per lo sviluppo di un sistema aeroporto che sia in grado di competere cercando di vincere i campanilismi e avere un sistema condiviso.

Tuttavia stiamo parlando di società quotate in borsa: non abbiamo posto particolare pretese in ordine alla governance ma una linea di indirizzo in cui si riconosce a Pisa un ruolo di guida con prospettive di crescita per Firenze. Se riusciamo a superare i campanili sarà un'operazione storica, se al contrario dovessimo fallire a perdere sarà soprattutto Pisa. Firenze - ha spiegato Renzi - riuscirà a ricollocarsi in virtù della sua storia, per il mondo è sempre Firenze ed è a 35 minuti da Bologna, per Pisa al contrario sarebbe un problema grave". A sorpresa nel finale Renzi tocca un'annosa e dolorosa questione: quella dell'area di Castello di proprietà di Salvatore Ligresti posta sequestro dalla Magistratura e su cui a tutt'oggi permangono i sigilli.

Rossi già in passato aveva chiesto che il Comune facesse un espoprio sui quei terreni per poi reinserirli, a mo' di "compensazione", all'interno del Parco della Piana. "Di quei terreni mai nessuno ha chiesto il dissequestro - ha ricordato Renzi - Su quell’area l’amministrazione comunale ha un compito sia in virtù del cambiamento dell’orientamento della pista, sia per via del piano strutturale a volumi zero. E' maturo il tempo per un’operazione che comprende aeroporto e scuola marescialli, una buona opportunità per rivedere quell’eccesso di cemento inizialmente pensato per quella zona".

Il sindaco incassa l'approvazione della maggioranza e anche di una larga fetta dell'opposizione, peraltro dopo la decisione di costituire un gruppo consigliare pro Renzi composta dai 'fuoriusciti', ora ridotta ai minimi termini. Via libera dunque dal Consiglio comunale all’ordine del giorno. L’atto votato stasera, oltre a contenere l’apprezzamento e la condivisione della comunicazione del sindaco, condivide anche gli obiettivi contenuti nella proposta di variante Pit, il perseguimento dell’obiettivo di realizzare il Parco della Piana ed esprime soddisfazione per l’attuazione dell’accordo fra i soci pubblici delle società aeroportuali degli scali di Pisa e Firenze.

Il gruppo del Pdl che pure si dice daccordo su molti punti ritiene che l'aeroporto di Firenze abbia bisogno di una nuova pista a prescindere da quale sarà la compagine sociale. "Firenze non può più aspettare, sono decenni che si parla della nuova pista e non è mai stato fatto niente, ora basta. Se la costituzione della holding tra Firenze e Pisa è un ricatto noi non ci stiamo". F.D.

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