Provincia di Firenze: le dimissioni di David Ermini nel consiglio di lunedì

Il programma dei lavori e le domande d'attualità, dalle vertenze Albor e Shelbox all'estrazione della Co2 a San Paolo (Certaldo). Mozione sul Muro in Terra Santa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2013 15:35
Provincia di Firenze: le dimissioni di David Ermini nel consiglio di lunedì

Il Consiglio provinciale di Firenze, si riunirà lunedì 4 marzo 2013, alle ore 15, nella Sala IV Stagioni di Palazzo Medici Riccardi. Sarà aperto da una comunicazione del Presidente dell'Assemblea David Ermini sulle sue dimissioni dopo l'elezione a deputato, quindi prenderà in esame quattro mozioni: della Commissione Rapporti Internazionali "a sostegno dell'azione non violenta dei Comitati Popolari formatisi in Palestina contro il Muro e la politica delle colonizzazioni messa in atto dal Governo Israeliano e per un ulteriore impegno della Provincia di Firenze nella promozione di politiche attive verso il processo di pace"; di Rifondazione comunista "contro la liberalizzazione degli orari della grande distribuzione"; del consigliere Pdl Filippo Ciampolini "sottoscritta dal 'Comitato per la Tutela e la Difesa della Valdelsa' riguardo il progetto di estrazione della Co2 in località San Paolo, Comune di Certaldo; del Pdl "contro la violenza sulle donne".

Nelle domande d'attualità la vertenza Albor (Rifondazione comunista, Lega Nord), il Maggio Musicale, la Sp1 di San Donato (Rifondazione), la vertenza Shelbox (Lega Nord, Rifondazione, Pd). Lascia anche la carica di consigliere: "Doveroso tutto il mio impegno nell'attività parlamentare" David Ermini, eletto deputato alla Camera nelle file del Pd, ha comunicato ai capigruppo di Palazzo Medici Riccardi l'intenzione di dimettersi sia da Presidente del Consiglio provinciale di Firenze come anche da consigliere.

"Comunicherò ufficialmente le dimissioni lunedì 4 marzo, in occasione del primo Consiglio convocato dopo le elezioni. Come avevo annunciato in campagna elettorale, è un atto che ritengo doveroso per rispetto verso l'Assemblea e per garantire tutto il mio impegno all'attività parlamentare nelle difficoltà ma anche nelle sfide che sono sotto gli occhi di tutti. Gli anni di Palazzo Medici Riccardi sono stati una scuola di umiltà politica, di democrazia, di crescita umana. Li porto con me insieme al territorio che ha espresso me ed altri parlamentari per guardare all'interesse di tutti".

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