In Toscana il Pd regge ma perde più che altrove a favore del M5S

Dati e prime analisi sul voto realizzata dall’Osservatorio elettorale regionale: fascicolo, disponibile on line. Le ambizioni dei grillini nei comuni fiorentini.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2013 19:16
In Toscana il Pd regge ma perde più che altrove a favore del M5S

FIRENZE – L’affluenza alle urne (-4,5 per cento e 152 mila voti in meno rispetto al 2008, anche se sempre più numerosi della media italiana e con molte differenze tra provincia e provincia) e l’exploit del Movimento Cinque stelle, che pur confermando la sua natura ‘trasversale” in Toscana ha pescato probabilmente più ‘voti da sinistra’ di quanto è accaduto nel resto del paese, conseguenza in parte anche della tradizione politica della regione. Sono i primi due titoli del voto in Toscana secondo l’analisi appena realizzata dall’ Osservatorio elettorale regionale : fascicolo, disponibile on line, con tutti i numeri e qualche prima considerazione sulle politiche del 24 e 25 febbraio. Tabelle alla mano, l’analisi racconta come il Pd registri con il 37,46% in Toscana la percentuale di voti più elevata d’Italia: anche se ha perso circa un quarto dei propri elettori, quasi dieci voti su cento sono arrivati da questa regione, più che nel 2006.

C’è il Pdl, che registra una perdita del 14 per cento e segna i suoi migliori risultati a Lucca, Massa Carrara e Pistoia (tutti sopra il 20 per cento). Il MoVimento 5 stelle, che pure in Toscana raccoglie con il 23,32% qualche consenso in meno della media nazionale, svetta invece a Massa Carrara (28,4%), Grosseto (27,8%) e Lucca (27,17%): il risultato più basso è quello di Firenze (19,27%). Infine “Scelta civica per Monti” e l’area centrista, che ottengono il miglior risultato a Siena (9,25%) che supera di poco Lucca (9,19%). Clicca qui per consultare il fascicolo sulle elezioni 2013 dell’Osservatorio elettorale regionale. Il MoVimento 5 Stelle del Valdarno esulta per il successo ottenuto alle elezioni politiche appena concluse, con l’approdo in Parlamento due “grillini” valdarnesi: Massimo Artini e Samuele Segoni. “Anche in Valdarno i nostri numeri sono in costante crescita” – spiega Massimo Artini– “ed abbiamo un continuo afflusso tra le nostre fila di cittadini che, stanchi e delusi delle politiche subite per decenni sia a livello nazionale che locale, si attivano per partecipare alla politica e per risolvere i problemi del comune in cui abitano.” E in crescita sono i dati del Movimento Cinque Stelle in tutti i comuni della Provincia di Firenze: circa il 7% a Figline nel 2011, circa il 15% a Reggello nel 2012, una media del 23% alle politiche del 2013.

"Oltre ai consiglieri di Figline e Reggello, abbiamo gruppi già formati e attivi in tutti i maggiori comuni; inoltre durante la campagna elettorale in ogni comune abbiamo raccolto richieste di cittadini pronti ad attivarsi per aiutare in vista delle prossime amministrative del 2014: San Giovanni, Terranuova, Bucine ed Incisa (in caso di fusione ovviamente anche Figline) sono sostanzialmente già pronti; Cavriglia, Pian di Scò, Castelfranco, Loro e Laterina sono in forte crescita. “La prospettiva non è semplicemente quella di riuscire a presentarsi in ogni comune – continua Artini– ma addirittura di riuscire a vincere ed eleggere qualche sindaco: i numeri delle elezioni appena concluse parlano chiaro e nei comuni più popolosi con queste percentuali in costante crescita, si andrebbe al ballottaggio e di qui ad un anno tutto potrebbe succedere.

Apprendiamo dai giornali che i vertici locali del PD si sono improvvisamente accorti che ‘hanno un problema’” – spiega Samuele Segoni – “e sorridiamo delle loro affermazioni, tardive e fuori luogo, riguardo a fantomatici “patti” o “accordi” con i “Grillini”. La nostra lettura dell’attuale situazione politica è semplicissima: il problema del PD è il PD stesso. Se vogliono sopravvivere al nostro “tsunami”, hanno un’unica possibilità: iniziare da subito ad amministrare correttamente il territorio invece di svenderlo ai soliti gruppi di potere in barba ai cittadini.

La nota conclude con alcuni 'suggerimenti' programmatici al Pd; tra i quali spiccano i temi più cari al Movimento come l' acqua pubblica; il blocco della TAV di Firenze, no agli inceneritori, una mobilità sostenibile, accesso ad internet libero e gratuito. "Se il PD non riesce o non vuole fare queste cose, nessun problema. Le faremo noi. Ci vediamo in consiglio comunale … sarà un piacere!" concludoni i grillini.

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