Garante dei detenuti: la condanna dell’Europa non è una sorpresa

Alessandro Margara denuncia da tempo le condizioni drammatiche delle carceri anche in Toscana: “Il rischio è che nell’indifferenza generale nulla cambi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2013 13:23
Garante dei detenuti: la condanna dell’Europa non è una sorpresa

Firenze – Niente di nuovo sotto il sole, purtroppo. La condanna europea non è certo una sorpresa per chi, come il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Alessandro Margara, denuncia con forza da tempo le drammatiche condizioni di sovraffollamento delle carceri in Italia e in Toscana. “La Corte Europea dei diritti dell’uomo – commenta Margara - ha sanzionato l'Italia sul ricorso di alcuni detenuti che fanno parte di un mezzo migliaio che ha fatto analogo ricorso e che otterrà analogo risultato”.

E prosegue: “La Corte Europea afferma che l’Italia deve ridurre il numero dei propri detenuti che attualmente è superiore di circa 20mila ai posti disponibili. Questo può essere realizzato nei tempi rapidi richiesti dalla Corte Europea in due modi: o si costruiscono nuove carceri o si fa un ‘bel condono’. Tutte e due le vie sono chiuse, la prima per mancanza di risorse economiche, la seconda per la presumibile opposizione di Monti. L’ipotesi più probabile è che le cose restino come sono fra l’indifferenza generale e che la Corte Europea continui a condannare l’Italia”. La sentenza di Strasburgo condanna l’Italia per il trattamento inumano e degradante di sette carcerati rinchiusi a Busto Arsizio e a Piacenza.

La Corte ha riconosciuto un risarcimento per danni morali di centomila euro, invitando l’Italia a porre rimedio al sovraffollamento delle carceri entro un anno. (cem)

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