Scuola, iscrizioni on line obbligatorie entro il 28 febbraio: come funziona

Giurlani: “Come farà chi vive in zone non coperte ancora dalla connettività"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2013 20:44
Scuola, iscrizioni on line obbligatorie entro il 28 febbraio: come funziona

Il 2013 sarà l'anno della “rivoluzione” telematica. A partire dalla scuola. Il Ministero dell'Istruzione , infatti, ha previsto che, a partire dalle iscrizioni alle prime classi di primaria, medie e superiori per l'anno scolastico 2013/2014 dovranno essere effettuate esclusivamente online. Restano alcune eccezioni, per cui l'iscrizione andrà fatta con le tradizionali domande cartacee: ovvero le iscrizioni alla scuola dell'infanzia, ai corsi per l'istruzione degli adulti e alle scuole paritarie (salvo quelle che vogliono aderire alla modalità online).

Ma vediamo praticamente come funziona: bisognerà individuare la scuola di interesse, utilizzando, per chi lo volesse, il supporto messo a disposizione dal Ministero dell'Istruzione: La Scuola in Chiaro , ovvero una mappa di tutti gli istituti scolastici statali che aiuterà le famiglie nella ricerca di quello più adatto alle specifiche esigenze. Per procedere poi all'iscrizione vera e propria, a partire dal 21 gennaio, bisognerà accedere alla pagina web Iscrizione e compilare la scheda in tutte le sue parti.

A quel punto bisognerà attendere la mail di conferma. “Certo una svolta ma verso il baratro – commenta senza mezzi termini Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana -. Non mi si fraintenda – precisa Giurlani – io sono e sono sempre stato favorevolissimo allo sviluppo telematico in tutte le sue forme e credo fortemente che lo Stato debba investire in questo settore. Ma prima di compiere passi risolutivi come questo bisognerà prepararsi. Come si può pensare di prevedere, di fatto, quasi solo iscrizioni on line: non si è pensato a chi vive in zone dove il segnale internet è debole o non c’è? E chi non ha un computer in casa? Insomma la tecnologia va benissimo ma laddove ci sono le condizioni per praticarla.

E in Italia, ancora, non ci sono in tutte le famiglie e in tutto il territorio nazionale. Prima di compiere passi del genere – conclude – è necessario garantire connettività a tutti”.

In evidenza