Primarie per il sindaco a Siena; di nuovo polemica sulle regole

Giulio Carli, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena ha fatto sapere in serata di aver chiesto alla coalizione un incontro per valutare la possibilità di un'ulteriore proroga

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2013 21:19
Primarie per il sindaco a Siena; di nuovo polemica sulle regole

Essere in disaccordo gli uni con gli altri nel Pd senese è ormai diventato una costante. Le lotte interne hanno già causato la crisi del governo senese e quindi alle dimissioni del sindaco Ceccuzzi; ora in pericolo sarebbero le Primarie per l'elezione del nuovo sindaco. Il problema in casa Pd, manco a dirlo, sarebbero le regole, in particolare i tempi e i modi per presentare le candidature. Tardiva sarebbe quella di Bruno Valentini, attuale sindaco di Monteriggioni che per riaprire una partita che sembrava già chiusa ha messo in piedi una raccolta firme che ha portato in pochissimi giorni a radunare più di 1000 firme.

I termini per la presentazione delle candidature scadevano in effetti il 2 gennaio alle 13, dopo che una prproga era stata concessa il 21 dicembre. I candidati in corsa sarebbero l'ex sindaco Franco Ceccucci per il Pd e Pasquele D'Onofrio per Sel. Ma nelle ultime ore l'esclusione di Bruno Valentini ha riacceso le polemiche e forse riaperto la partita. Qando la commissione dei garanti ha infatti ufficializzato l'unica candodatura del Pd, quella di Ceccuzzi, i Riformisti a sorpresa hanno annunciato la loro esclusione dalla competizione elettorale, di lì a poco Sel ha chiesto un momento di riflessione.

Le Primarie sono un'occasione di confronto e dovrebbero essere uno strumento di apertura: in teoria su questo sono tutti concordi. Lo stesso Ceccuzzi che il giorno prima aveva attaccato duramente Valentini, così scriveva su < a href="http://www.facebook.com/franco.ceccuzzi?ref=ts&fref=ts"> facebook: "Oggi ho l'impressione che, guardando a quello che sta succedendo, Bruno fin dall'inizio, nonostante le sue dichiarazioni, puntasse solo a un obiettivo: fingere di voler partecipare alle primarie, per poi dire che 'qualcuno' non gli permetteva di farlo e infine presentarsi con una lista civica", oggi getta acqua sul fuoco: "Tutto questo dovrebbe essere al centro delle primarie e del confronto per avvicinare i cittadini alla politica e alle istituzioni.

Quanto di più lontano dalla polemica stucchevole e insopportabile sulle regole. Mi auguro che il centrosinistra trovi la strada per fare le primarie con almeno quattro candidati: due del Pd, Pasquale D' Onofrio per Sel e un candidato dei Riformisti". Valentini apprezza e scrive "Credo che a questo punto la discussione sulle regole delle primarie sia diventata stucchevole e che possiamo buttarcela alle spalle, grazie alla convergenza congiunta di Franco Ceccuzzi e della rimarchevole generosità di due forze politiche come Sel e Riformisti-PSI che hanno guardato più all’interesse della democrazia e dell'apertura delle primarie che a proprie convenienze di bottega.

Il contesto culturale e politico nel quale dobbiamo muoverci è quello configurato dalle primarie nazionali fra Bersani, Renzi, Vendola, Puppato e Tabacci, riponendo nel cassetto la stagione dei veleni che tanto ha fatto male alla città. Io ammetto - conclude Valentini - di aver maturato in ritardo la decisione di candidarmi rispetto ai processi politici che erano già in corso, ma grazie a me ed a chi mi sostiene abbiamo riaperto un dialogo forte con la cittadinanza, le sue aspettative e le sue frustrazioni che altrimenti avrebbero prodotto un forte astensionismo ed un voto di protesta".

"Siena ha bisogno di fare primarie vere, aperte e che mettano al centro un confronto serio e sereno sulle idee - scrive in una nota Niccolò Guicciardini segretario provinciale del Partito democratico: "In questi giorni, ho seguito e lavorato in silenzio affinché le primarie per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra si potessero svolgere, facendo sentire i cittadini, protagonisti di una scelta che riguarda il loro futuro. Oggi mi sento di fare un appello alla moderazione dei toni e perché il confronto si sposti da una discesa negli inferi delle accuse ad un’ascesa nel dibattito su cosa fare per il nostro futuro.

Ci vuole rispetto reciproco perché il fine di tutti i democratici è quello di presentarsi alle elezioni con una coalizione e una candidatura vincenti. Solo alla divisione e agli avversari giova un avvitamento del dibattito nei meandri degli strappi e delle tifoserie. Il rispetto ci vuole anche per il Partito Democratico della città e per chi si trova a ricoprire ruoli di primo piano, a partire dal segretario comunale. Non entro nella questione delle regole che il Pd e la coalizione si sono dati, ma penso che rispettare quei principi e avere regole condivise siano garanzie per tutti.

Detto questo, la disponibilità di Franco Ceccuzzi ad affrontare primarie aperte la condivido ed è testimonianza della sua serietà. Auspico che nelle prossime ore si trovino le strade per consentire a tutte le energie del centrosinistra di esprimersi. La candidatura di Franco Ceccuzzi e la proposta di Bruno Valentini sono contributi al dinamismo del centrosinistra, naturalmente con la garanzia che tutti stiano, a prescindere dalle evoluzioni, dentro la coalizione. Il Pd dimostrerà ancora una volta di essere forza trasparente, aperta e plurale.

Sono convinto che questa fase così convulsa lascerà spazio al confronto serio e sereno di primarie che lasceranno un segno positivo nella città. Auspico che si torni nelle prossime ore a parlare esclusivamente del futuro di Siena". In serata la novità che potrebbe riaprire la competizione: “Ho chiesto alla coalizione di incontrarsi nuovamente per valutare la possibilità di un’ulteriore proroga per la presentazione delle candidature - scrive Giulio Carli segretario dell'Unione comunale del Pd senese - Una proroga che dovrà comunque tener conto del rispetto delle regole che tutto il centrosinistra si è dato e della disponibilità, da parte di tutte le forze politiche di competere con un proprio candidato.

La presenza di più candidature di ciascun partito è espressione dei valori di ciascuna forza ed è un bene di cui non ci possiamo privare. In questi giorni mi sono astenuto dall’entrare in una discussione che, da alcuni, è stata strumentalizzata. Le regole sono un valore che tutti devono saper rispettare”. Fi. DAmi

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