Rifiuti: il Consiglio provinciale ha approvato il Piano interprovinciale

Il piano di gestione comprende l'area vasta di Firenze, Prato e Pistoia. Dalla Regione 10,3 milioni di euro per migliorare la raccolta. Protesta degli amministratori valdarnesi del PD sotto Palazzo Medici Riccardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2012 19:24
Rifiuti: il Consiglio provinciale ha approvato il Piano interprovinciale

Ventuno voti a favore. Undici contrari. Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato il Piano interprovinciale dei rifiuti Firenze-Prato-Pistoia. Dopo una lunga discussione. A favore hanno votato i consiglieri del Pd e della formazione 'Diritti e Libertà', nata da una scissione dell'Idv. Contrari invece Pdl, Gruppo Misto, Rifondazione comunista, Lega Nord, Idv e Sel. Molti cittadini valdarnesi, insieme a Sindaci, assessori, rappresentanti della Provincia di Arezzo, hanno manifestato presso la Provincia di Firenze contro la realizzazione della discarica de Le Borra.

Dopo l’ingresso in Aula di Consiglio da parte dei manifestanti, guidati dal Sindaco di Cavriglia Ivano Ferri e dagli altri Sindaci del Valdarno con il Gonfalone, la delegazione di amministratori valdarnesi è stata poi ricevuta dal Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. “Ha prevalso la ragione e il senso delle Istituzioni di fronte a un atto di mancanza di rispetto verso il territorio valdarnese che ha portato alla reazione di protesta di stamani. Il Presidente Barducci ha compreso le ragioni della comunità valdarnese” – dichiara il consigliere regionale Enzo Brogi – “Oggi il Piano Interprovinciale sarà comunque approvato per non impedire il proseguimento degli altri impianti previsti, ma nel frattempo la Provincia di Arezzo interromperà il rapporto di reciprocità bloccando l’arrivo dei rifiuti dell’area fiorentina nella discarica valdarnese di Podere Rota.

E’ stato fissato un incontro per il 4 di gennaio a Cavriglia, al quale parteciperanno tutte le istituzioni coinvolte e i tecnici dell’Ato, e da quella sede dovrà ripartire la discussione in merito ad una soluzione alternativa per la discarica de Le Borra, che non è stata pensata per accogliere rifiuti indifferenziati e non dovrà riceverne. Come abbiamo ribadito con forza stamani il Valdarno è un’area che in materia di rifiuti ha dato negli anni un alto contributo pagando anche un prezzo in termini ambientali e di disagio, e ancora oggi continua a farlo con la presenza di un’importante discarica.

Adesso è il momento che anche l’area fiorentina faccia la sua parte, terminando la realizzazione degli impianti previsti e senza scaricare sul Valdarno i propri rifiuti”. Con l'approvazione del Piano interprovinciale dei rifiuti in Consiglio provinciale di Firenze da oggi si avvia - spiega il capogruppo del Pd in Provincia di Firenze Stefano Prosperi- una nuova fase per i territorio di Firenzo-Prato-Pistoia, i quali potranno attuare le previsioni di piano "in piena e responsabile autonomia grazie all'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti, garantita dal piano e guardando al futuro con minori pericoli di emergenze".

Il Pir conferma gli "obiettivi ambiziosi riguardo alla Raccolta differenziata, la riduzione e razionalizzazione degli impianti e il costante monitoraggio dell'attuazione delle previsioni tramite lo strumento dell'Osservatorio, che potrà anche suggerire modifiche in corso d'opera". Il grande lavoro svolto, "di cui ringraziamo assessore all'Ambiente Renzo Crescioli, Giunta e uffici che hanno lavorato al perfezionamento del piano, non prescinde dalla considerazione evidente in queste ore che oggi più di ieri è urgente una maggiore consapevolezza della valenza regionale della questione della gestione dei rifiuti, e della programmazione impiantistica".

Pertanto in futuro "è auspicabile una presa in carico più decisa da parte della Regione, soprattutto dal punto di vista impiantistico, poiché i tre ambiti di gestione dei rifiuti sembrano a volte insufficienti a garantire la necessaria concretezza degli interventi. I confini istituzionali non tengono conto della vita delle comunità, ma la politica deve avere la capacità di rispondere alle nuove esigenze e alle nuove sfide dei servizi pubblici come quello della gestione dei rifiuti". "Il piano interprovinciale di gestione dei rifiuti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, certifica il fallimento di una politica che da anni è caratterizzata da ritardi ed errori a dir poco clamorosi".

Lo dichiare il consigliere provinciale dell'Udc, Samuele Baldini, in occasione del voto sul piano a Palazzo Medici Riccardi. "La pianificazione regionale per quanto concerne i rifiuti risale addirittura al 1998, la previsione impiantistica ha almeno vent'anni fa e il piano fiorentino di gestione dell'immondizia era stato addirittura approvato all'inizio del 2002. Un piano che puntava sul termovalorizzatore di Case Passerini - insiste Baldini -, pensato per risolvere definitivamente i problemi dello smaltimento rifiuti nell'area fiorentina, con un cronoprogramma che ne prevedeva l'entrata in esercizio entro il 2009, slittata poi al 2014 e infine con la messa in esercizio entro il primo trimestre del 2015.

Ma per rispettare questi tempi l'apertura del cantiere doveva avvenire entro la fine di quest'anno, perché per la realizzazione del progetto erano necessari almeno 1000 giorni di lavoro. Adesso, a seguito degli ulteriori ritardi, anche queste ipotesi sono completamente saltate". "E' un piano che - prosegue Baldini- nasce sulla scia di veti incrociati", tanto che in Consiglio provinciale "né Sel (che esprime l'Assessore all'ambiente, di fatto sfiduciato) né l'Idv (o quello che ne rimane), pur facendo parte della maggioranza, lo hanno votato".

Per non parlare della decisione, da parte dei sindaci della Piana, "di rigettare la proposta di accorpamento delle aziende esistenti (Quadrifoglio, Asm, Publiambiente, Aer e Cis) in una super municipalizzata per la raccolta, lo spazzamento e la gestione degli impianti di smaltimento, per arrivare alle ultime irresponsabili esternazioni del Sindaco di Sesto Fiorentino, che minaccia di boicottare l'impianto di Case Passerini se da parte della Regione Toscana verrà dato il via libera alla nuova pista aeroportuale di Peretola".

Come se questo "non fosse già abbastanza", a Firenzuola tutto il Consiglio comunale lo scorso febbraio ha votato contro ulteriori ampliamenti della discarica di Pago, "mentre a Greve in Chianti 800 persone capeggiate dal Sindaco Bencistà hanno recentemente protestato contro l'aumento della produzione di rifiuti anche quando la raccolta differenziata spinta diminuisce la quantità di rifiuti prodotti chiedendo di differire la verifica per l'impianto di Testi dal 2015 al 2018. E questo dimostra che il piano rifiuti che vogliono imporci è anche contro il territorio".

"Insomma -conclude Baldini - l'approvazione del Piano è un fatto importante. Non ne condividiamo la declinazioni delle decisioni e rappresenta un fallimento politico, di tempi, di contenuti, di relazioni politiche e di costi". "Il Piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti dell’ATO Toscana Centro va fermato perché è ingannevole, anacronistico, dannoso per la salute dei cittadini e per i bilanci pubblici, culturalmente arretrato. Ma forse è proprio per questi motivi che gli amministratori delle province di Firenze, Prato e Pistoia lo approveranno nella seduta congiunta di oggi" sostengono i consiglieri di Palazzo vecchio Ornella De Zordo e Tommaso Grassi.

Il Piano di gestione dei rifiuti che comprende l'area vasta con le province di Firenze, Prato e Pistoia invece è stato votato in serata dal consiglio provinciale ed è stato approvato. La votazione: hanno votato a favore i gruppi Pd e Idv. Si sono astenuti gruppo Pdl (consiglieri Toccafondi, Luchetti, Cocci e Bonacchi) e il consigliere Bini. Contrari la Lega, l'Udc e la consigliera del Pdl Attucci, che ha votato in modo difforme dal gruppo. "La politica dal basso - sostengono Grassi e De Zordo - quella che nasce dalla partecipazione e dalle analisi indipendenti di medici, ingeneri ambientali, chimici, singole persone organizzate in comitati, tutti soggetti che non hanno alcun interesse se non quelli che potremmo definire 'non interessati' riesce ad essere culturalmente vincente e produce un Alter Piano che indica immediate e realistiche soluzioni per la gestione dei rifiuti proponendo un cambiamento culturale ed una metodologia concreta, in perfetta sintonia con le normative comunitarie, nazionali e regionali.

Eppure questo sforzo di supplenza viene ignorato dagli amministratori ormai da più di un anno. Troppo affaccendati forse a trovare il modo di giustificare l'agenda liberista di Mario Monti al proprio elettorato di sinistra. La richiesta degli esponenti dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio è in sostanza di: "fermare un Piano indecente che pospone gli interessi della cittadinanza e dell'ambiente a quelli della grande industria degli inceneritori e chiedere alla politica dei partiti, se avrà un sussulto di dignità, di lasciar perdere la lobby degli inceneritoristi per aprire un dialogo vero e costruttivo su tutte le buone pratiche contenute nell'Alterpiano (scaricabile qui ). Ammontano a 10 milioni e 300mila euro le risorse che la Regione quest’anno destina per migliorare e valorizzare il sistema di gestione rifiuti.

Il che significa finanziamenti ai tre Ambiti territoriali della Toscana, Ato Costa, Ato Sud e Ato Centro, che saranno perlopiù indirizzati alla raccolta differenziata e al recupero. “Questo finanziamento è il principale strumento che la Regione ha a disposizione per le politiche di settore – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – anche se la raccolta differenziata ha mostrato finora un trend in costante aumento, i numeri dimostrano che ancora molto c’è da fare, che occorre velocizzare gli investimenti da parte degli Ato e che siamo ancora lontani dall’obiettivo nazionale che fissa la raccolta differenziata al 65% nel 2012.

Il grande impegno della Regione punta alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. Abbiamo sottoscritto accordi di filiera con Revet, Anci e rispettivamente con Corepla per il riciclaggio effettivo di materiali plastici, con Coreve per impostare gli utilizzi alternativi al vetro non riciclabile nelle vetrerie, con Cial per l’alluminio e a breve ne firmeremo un altro con Ricrea per l’acciaio. L’obiettivo vero, infatti, è e deve essere sempre di più, quello di far tornare a nuova vita la materia che viene raccolta in modo differenziato cosicché i cittadini possano vedere concretamente gli oggetti prodotti dal loro impegno”.

Dal 2008 al 2011 la Regione ha stanziato oltre 30 milioni di euro che hanno attivato 162 progetti in tutta la Toscana fra stazioni ecologiche di supporto alla raccolta differenziata e raccolte porta a porta. Il tutto per un ammontare complessivo di oltre 170 milioni di euro. Giovedì 20 dicembre 2012, alle ore 21,30 presso la Sala Nesti di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, l’Assemblea per la Piana contro le nocività, invita tutti i cittadini a partecipare alla mobilitazione contro l’inceneritore di Case Passerini e l’ampliamento dell’aeroporto Vespucci.

L'Assemblea raggruppa comitati, gruppi politici organizzati, associazioni e singoli cittadini determinati a difendere il territorio e la salute di chi abita e lavora nella piana tra Firenze e Pistoia.

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