Giglio Amico: ieri sera la cena degli auguri al Museo del calcio

Serata ad inviti con sportivi, giornalisti e politici. Festeggiate le vecchie glorie della Ruini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2012 15:28
Giglio Amico: ieri sera la cena degli auguri al Museo del calcio

Ieri sera Giglio Amico ha celebrato la propria Festa degli Auguri. L'evento a invito ha avuto luogo nell'auditorium del Museo del Calcio. Parole di apertura e chiusura delle serata riservare alle istituzioni, con la voce degli assessori Stefania Saccardi e Dario Nardella (che ha la delega allo sport). Alla serata hanno partecipato vecchie glorie della Fiorentina, oltre che l'attuale capitano dei Viola, Manuel Pasqual. Numerosi gli atleti di altre discipline, che hanno dato lustro alla nostra città, per lo più aderenti all'associazione Azzurri d'Italia. In particolare ieri sera erano presenti i maggiori campioni della squadra di pallavolo dei vigili del fuoco fiorentini che quest’anno festeggia i 50 anni dalla fondazione.

La pluriscudettata Ruini (5 scudetti, 3 secondi posti e 2 terzi posti fra il 1963 e il 1972) un decennio è stata protagonista di grandi sfide per il tricolore con la Panini Modena al palazzetto di via Benedetto Dei, intitolato proprio a una delle “colonne” della Ruini, Mario Mattioli. Proprio ieri alla Ruini era stato consegnato il riconoscimento dell’Amministrazione Comunale, il Marzocco, simbolo assieme al giglio della città di Firenze. Per l’occasione è stato realizzato il libro “Il mito Ruini – 10 anni di fuoco 1963-1973” (edizioni Scramasax), in vendita durante la serata con beneficio per l'attività sociale di Giglio Amico. Giglio Amico è l’Associazione Onlus fondata nel 1996 da un gruppo di amici, ex ragazzi che giocavano insieme a calcio sui campi del Centro Tecnico di Coverciano con la maglia della Fiorentina e che poi hanno proseguito per le diverse strade della vita, chi ancora nello sport, chi altrove.

Oggi Giglio Amico conta su oltre cento soci, uniti da un impegno di assoluto volontariato e da un senso di appartenenza sempre più vivo, e svolge la sua attività attraverso manifestazioni non solo sportive il cui ricavato viene interamente e direttamente devoluto a chi si trova nelle condizioni di massimo bisogno, più precisamente a chi unisce una situazione di precarietà economica a uno stato di malattia o di menomazione fisica. In sostanza si rivolge agli “ultimi”, ricercando ogni collaborazione per una mirata, responsabile e rispettosa individuazione.

di N. Nov. Foto di Marco Vichi

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