Accordo Regione, Inps, per la Cassa integrazione in deroga nel 2013

Con il consenso delle parti sociali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2012 18:21
Accordo Regione, Inps, per la Cassa integrazione in deroga nel 2013

FIRENZE– Un accordo fra Regione Toscana, Inps e parti sociali garantirà l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga a partire dal primo gennaio e per tutto il 2013. Le domande potranno essere inviate on line alla Regione Toscana a partire dal prossimo 17 dicembre. L’intesa è stata firmata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione, su proposta dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. Firmatari dell’accordo sono Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Confturismo, Lega Coop, Cgil, Cisl e Uil.

Fra i firmatari, per la prima, c’è anche l’Inps, superando così la necessità di una intesa successiva con l’ente cui spetta, dopo l’autorizzazione da parte della Regione, l’erogazione degli assegni. “Questa intesa – ricorda l’assessore Simoncini – si colloca in un quadro drammatico, che vede disponibile sul bilancio dello stato uno stanziamento complessivo di 800 milioni a fronte di una spesa nel 2012 che si avvia a superare i 2 miliardi. E le risorse sono largamente insufficienti anche per la Toscana, dove chiudiamo il 2012 con 130 milioni di risorse erogate e dovremmo affrontare il 2013 con appena 42 milioni, meno della metà di quanto effettivamente servirebbe.

Con il rischio concreto di arrivare a far fronte alle necessità al massimo fino a giugno”. Così dal tavolo regionale con le parti sociali parte un appello al governo ed al parlamento a cambiare quanto già deciso, aumentando lo stanziamento. Intanto la Regione Toscana, con la firma di oggi, lavora comunque per non lasciare scoperti lavoratori e aziende in difficoltà, rendendo possibile il ricorso alle risorse che sono al momento disponibili. “Il nuovo accordo contiene alcune novità – spiega l’assessore – cui ci costringe l’incertezza sulla disponibilità futura di risorse.

La coperta è stretta e dobbiamo cercare di usarla al meglio per non lasciare nessuno fuori. Per questo l’accordo quadro esplicita il fatto che le autorizzazioni a cassa e mobilità in deroga saranno effettuate in base alle risorse disponibili, cioè tenendo conto di quelle effettivamente erogate. Inps è chiamato a certificare la spesa e a comunicarla con tempestività per evitare errori o sprechi. Abbiamo poi specificato che le aziende sono tenute e fare domanda di Cassa integrazione in deroga non prima di 15 giorni dall’inizio del periodo, mentre ciascuna richiesta, salvo casi particolari, non potrà essere inferiore a 15 giorni e superiore ai tre mesi, che però potranno essere rinnovati fino ad un massimo di 12.

L’azienda dovrà fornire precise motivazioni per cui, non potendo usufruire di cassa ordinaria o straordinaria, deve ricorrere alla Cassa in deroga . Tutto questo richiederà controlli più stringenti, per verificare i requisiti e sanzionare gli abusi, facendo sì che da parte delle aziende si faccia un uso responsabile di questi strumenti”. Cassa integrazione in deroga Spetta, in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, a lavoratori (operai, impiegati, quadri, apprendisti) di aziende per le quali non sono previsti ammortizzatori sociali dalla normativa a regime o che non possono più accedervi,perchè li hanno già esauriti.

Le richieste devono essere presentate on line alla Regione Toscana entro la fine del periodo di riduzione o sospensione e non prima di 15 giorni dall’inizio della Cig. Il periodo non può essere inferiore e 15 giorni e non superiore ai 3 mesi (con l’eccezione delle aziende in fallimento). Mobilità in deroga Spetta agli apprendisti licenziati, ai lavoratori in mobilità o disoccupati che hanno esaurito il trattamento ordinario e maturano il diritto alla pensione nei 12 mesi successivi o licenziati da imprese cessate per le quali sono in corso processi di reindustrializzazione.

Possono accedervi anche i lavoratori a tempo determinato e in somministrazione licenziati o cessati che all’atto della cessazione del rapporto di lavoro sono esclusi dai trattamenti di mobilità, disoccupazione ordinaria, Aspi e mini Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego, introdotta dalla legge Fornero al posto dell’indennità di disoccupazione intera o ridotta). Il settore lavoro della Regione Toscana si è attrezzato a partire dal maggio 2009 per gestire le autorizzazioni della cassa integrazione in deroga e, da ottobre 2010, anche della mobilità in deroga.

Ecco il bilancio di quattro anni di attività nella sintesi statistica elaborata dal settore lavoro. Oltre 75 milioni di ore Dal 4 maggio 2009, data in cui il servizio è partito e fino al 30 novembre 2012 sono pervenute al servizio lavoro della Regione Toscana che lo gestisce, 43.750 richieste di autorizzazione alla CIG in deroga, che hanno coinvolto 66.620 lavoratori, per un numero totale di ore richieste di oltre 75 milioni, in media sono state richiesti 142 giorni a lavoratore, equivalenti a oltre 6 mesi nel quadriennio. Mobilità in deroga per 4 mila Dal 6 ottobre 2010 ad oggi sono inoltre state presentate 4.361 richieste di autorizzazione alla mobilità in deroga per altrettanti lavoratori. Politiche attive Ai Centri per l’Impiego Provinciali si sono presentati circa 60mila lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga che hanno effettuato circa 385mila azioni di politica attiva, ovvero in media 6,4 azioni a lavoratore. Un trend in crescita Come emerge dai dati dell’anno in corso, le domande, ad oggi pervenute risultano già ampiamente superiori rispetto agli anni precedenti (i primi 11 mesi del 2012 registrano un incremento del 57% in più rispetto all’intero 2011).

Anche il numero dei lavoratori coinvolti in richieste di CIG in deroga nel 2012 è ampiamente superiore agli anni precedenti (37% in più rispetto al 2011) e questo sia per effetto di proroghe di Cassa in deroga degli anni precedenti, sia per effetto di nuove crisi aziendali. Più contenuto ma significativo è l’incremento (8%) del numero di ore richieste. La mobilità in deroga registra nel 2012 un incremento ancor più significativo, pari al 48% rispetto al 2011. Dai dati Inps si rileva inoltre che l’effettivo ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga da parte delle aziende autorizzate cresce notevolmente nel 2012 (31% rispetto al 2011): la spesa prevista a chiusura dell’anno si aggira, coe abbiamo detto, sui 130 milioni di euro.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza