Giornata Mondiale contro il Diabete; il Meyer si accende di blu

Il 15 novembre ore 18,00 per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni. Presentazione del libro: 'La forza che ho dentro' di Jacopo Ortolani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2012 20:07
Giornata Mondiale contro il Diabete; il Meyer si accende di blu

Ore 18.00 del 15 novembre 2012 l’ingresso dell’Ospedale Meyer e della Hall Serra si accenderanno di luci “blu” perché il blu è il colore simbolo della Giornata Mondiale contro il Diabete che si celebra proprio il 15 novembre. L’evento è organizzato dalla Fondazione Meyer, in collaborazione con il Centro Regionale di Riferimento per la Diabetologia Pediatrica per sensibilizzare e informare l'opinione pubblica e le istituzioni su questa malattia ma anche le Istituzioni scolastiche, le Associazioni e le famiglie sulla prevenzione di una malattia di cui poco si conosce ma che si può facilmente curare se diagnosticata in tempo (soprattutto per quanto riguarda il diabete dell'età evolutiva) ma anche per promuovere "cultura della salute" .

In questa occasione verrà presentato La Forza che ho dentro di Antonio Jacopo Ortolani, un libro in cui l’autore ripercorre l'evento tragico che ha colpito il figlio Plinio. Alla tavola rotonda che seguirà cui parteciperanno Tommaso Langiano, Direttore Generale dell'AOU Meyer; Sonia Toni, Responsabile del Centro Regionale Diabetologia pediatrica del Meyer, insieme ad esponenti del mondo della Scuola e dell'Associazionismo. IL LIBRO'La forza che ho dentro' di Jacopo Ortolani- Maria Margherita Bulgarini editore (Pagine 160, Prezzo 12 euro). Questo libro non è un romanzo.

Non è un reportage, anche se parla di un viaggio. Questo libro racconta una storia vera, crudele, disperata e piena di speranza. Questo libro racconta lo scarto tra una vita felice e la felicità per la vita. Il diabete irrompe e si accaparra la vita di Plinio e della sua famiglia. Plinio un bellissimo bimbo di diciotto mesi, lo riduce in fin di vita con la complicità di superficialità e del fato. Questo libro parla della diversità che ti incide addosso una malattia per sempre. E’ il racconto di un padre che scrive per chiedere scusa agli altri due figli, che affida alle parole, dettate solo e semplicemente dall’emozione di un’esperienza lacerante, un dono per gli altri perché altri possano capire quello che lui non ha capito in tempo.

Questo libro è il diario di un amore. Ci sono vari modi di raccontare la malattia e la diversità. Non si possono comparare tra di loro. E la rabbia, la disperazione l’amore di un padre può essere affidato alla letteratura o semplicemente entrare nelle parole. La forza che spinge a raccontare è comunque il desiderio di condivisione, la necessità di coinvolgere nella ricerca e nell’offerta di aiuto. La forza che ho dentro è stata scelta dall’editore per iniziare un percorso di storie di contatto, una collana di medicina narrativa. La medicina ha raggiunto straordinari traguardi, ma l’esperienza della malattia, del dolore, della diversità è sempre un momento individuale fatto di paure, dubbi, aspettative, domande imbarazzanti che i protocolli scientifici non riescono a soddisfare.

Esiste già da tempo un settore della medicina che lavora su questo. Nella Medicina Narrativa (NBM, Narrative Based Medicine) la narrazione della patologia (ivi comprese le relazioni tra medico e paziente) è considerata paritaria rispetto ai sintomi clinici. Ed è nello sviluppo della capacità narrativa che sta la possibilità di incontro, di condivisione, di aiuto. Medicina Narrativa di Maria Margherita Bulgarini vuole essere uno spazio per contatti tra identità costretti a vivere la stessa esperienza. L'AUTORE: Antonio Iacopo Ortolani (1971) è geometra, artigiano ed edile stradale.

Non aveva in mentealtro che vivere innamorato della sua famiglia e della vita. Ha deciso di far diventare la storia della sua tragedia un libro per aiutare l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze a continuare ad aiutare bambini e famiglie.

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