Oggi è l'ultimo giorno per i comuni per definire le aliquote per il pagamento dell'Imu. Una sorta di "d-day" anticipato dal decreto del 25 ottobre del Ministero dell’Interno, che ha comunicato ulteriori tagli, previsti dall’ennesima misura della spending review. "Un colpo finale – commenta Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – che va a gravare sui servizi che i Comuni già erogano ai cittadini. Se penso a quest'ultimo 'regalino' non posso che plaudire alla capacità delle amministrazioni locali, soprattutto dei tanti piccoli comuni, che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno aumentato il peso dell'Imu.
Nonostante i ripetuti tagli, i comuni montani hanno preferito fare ulteriori sacrifici, riducendo ogni capitolo di spesa, pur di non gravare sulle tasche dei cittadini con un'imposta particolarmente odiosa. Siamo ad un passo dal collasso delle pubbliche amministrazioni – annota ancora Giurlani - eppure, ciò nonostante, sindaci e amministratori fanno l'inverosimile per mantenere lo stesso livello di servizi senza aumentare il carico fiscale. Se poi penso che dei 103 comuni capoluogo circa 20 non hanno ancora fissato l'aliquota Imu, come ha spiegato stamani il delegato Anci alla finanza locale, Guido Castelli, - conclude Giurlani – allora non posso che dire che i piccoli comuni hanno fatto fino ad oggi i salti mortali e non so quanto potrà durare".
