Le donne della Valdelsa si raccontano

“Eravamo così: storie di donne”: sabato pomeriggio (ore 17.00) alla Biblioteca “Vallesiana”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2012 20:20
Le donne della Valdelsa si raccontano

C’è la storia di Rina , da tutti i castellani conosciuta negli ultimi anni come venditrice ambulante di dolciumi e di caldarroste in Corso Matteotti. Quella di Lavinia , il cui nome è legato alla grande avventura della Sartoria Gambelli, iniziata con un viaggio compiuto negli Stati Uniti a soli diciassette anni. E ancora, quella della maestra Rossana, che ha sempre vissuto il suo lavoro come una missione, e ha voluto lasciare una testimonianza toccante su quasi quarant’anni di vita scolastica.

Undici ritratti al femminile per altrettante vicende di vita sono le protagoniste del libro di Isabella Ciampalini e Patrizia Poli : “Eravamo così: storie di donne” (Società Editrice Fiorentina 2012) che sarà presentato sabato 13 ottobre – ore 17.00 – alla Biblioteca Comunale Vallesiana di Castelfiorentino. Alla serata interverrà il Sindaco, Giovanni Occhipinti. Realizzato grazie ad un contributo della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il volume raccoglie alcune testimonianze che sono frutto – come spiegano le autrici - della “diretta comunicazione delle protagoniste o elaborazione di ricordi e di conoscenze personali”.

Persone vere, reali, comuni, delle quali – nella maggior parte dei casi - viene omesso solo il cognome: una precauzione quasi innocente, che certo non basta a celare la loro identità. “Abbiamo tuttavia compreso – scrivono – che le vicende di alcune potevano assumere valore universale per quelle brave ragazze che in tutte le regioni d’Italia (non solo in Val d’Elsa) avevano vissuto sulla loro pelle vicende drammatiche, dolorose, oppure liete, avventurose”. “Volevamo raccontare la realtà che abbiamo conosciuto – si legge nelle conclusioni – o quella che c’è stata raccontata dalle mamme, dalle zie, dalle nonne, dalle amiche.

Niente doveva apparire artificioso o costruito, ma ricordato e analizzato alla luce delle nostre esperienze”. Il volume è altresì arricchito da decine di foto di famiglia, la maggior parte delle quali inedite.

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