Restaurato il Cristo del Maestro di Figline

Torna nella Basilica di Santa Croce il dipinto realizzato intorno al 1320. Era ricoperto da uno strato di sporco e vernici alterate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2012 18:27
Restaurato il Cristo del Maestro di Figline

ll Cristo crocifisso frutto del genio del Maestro di Figline torna nella Basilica di Santa Croce. Il restauro è durato tre anni: un intervento reso possibile grazie alla Fondazione Friends of Florence , con lo speciale contributo di Colleen Anna De Bonis, Neil Woodyer, Sofia Beatriz Iacono Drielts e Gianluca Iacono Drielts. I lavori sono stati realizzati grazie a una donazione di 163.000 euro erogata dalla Fondazione che per la prima volta ha sostenuto il restauro di un'opera nella Basilica.

I professionisti, autori del delicato intervento sono Muriel Vervat e Roberto Buda , che hanno operato sotto la direzione tecnico-­scientifica di Brunella Teodori storica dell'arte della Soprintendenza. Il dipinto realizzato intorno al 1320 era ricoperto da uno spesso strato di sporco e vernici alterate frutto di ritocchi pittorici che hanno ricoperto il colore originale. Il corpo del Cristo crociffisso poi era stato lesionato, forse, da un oggetto acuminato che aveva lasciato graffi sulla tela.

Ai lati della croce in passato erano stati posizionati dei lumi che gettavano luce sul dipinto ma che non hanno mancato di provocare delle bruciature sulle quali si è dovuto intervenire. La metodologia usata nel restauro ha previsto due fasi distinte: dapprima si è rimosso il materiale di deposito e la vernice ingiallita e in una seconda fase si sono rimosse le ridipinture. Dopo la pulitura e l'eliminazione delle stuccature alterate si sono ristuccate le parti mancanti con stucco di gesso e colla animale, e si è concluso l'intervento con il restauro pittorico, eseguito sia con colori ad acquarello che con colori a vernice.

''E' stata per noi una grande soddisfazione vedere che a poco a poco la figura del Cristo e le iconografie dei Santi emergevano sempre piu' con maggiore chiarezza e leggibilita'. Questo, come ogni restauro che si realizza, conferma in noi la convinzione che il nostro lavoro continua a contribuire alla salvaguardia del patrimonio di Firenze e alla conservazione della memoria e della cultura di tutto il mondo'', ha commentato Simonetta Brandolini d'Adda , presidente della Fondazione Friends of Florence.

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