Edison, incertezza sul futuro della libreria di piazza della Repubblica

Le lavoratrici ed i lavoratori della Libreria Edison di Firenze comunicano che l'azienda dallo scorso agosto è stata messa in liquidazione insieme ad altre librerie del gruppo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2012 18:07
Edison, incertezza sul futuro della libreria di piazza della Repubblica

Firenze, 11 settembre 2012. "Le lavoratrici ed i lavoratori della Libreria Edison di Firenze comunicano che l'azienda dallo scorso agosto è stata messa in liquidazione insieme ad altre librerie del gruppo" così recita il comunicato diramato dai dipendenti della libreria di piazza della Repubblica nel centro storico di Firenze. Lo stabile a più piani versa nella totale incertezza, dalla permanenza alla destinazione d'uso in caso di passaggio di consegne. "Proseguono gli incontri con la proprietà e con il liquidatore al fine di garantire che tutte le competenze ed il TFR siano regolarmente pagati a ogni lavoratore. Viviamo comunque una situazione di terribile incertezza professionale per il nostro futuro. E' stato chiesto incontro alla proprietà per la prossima settimana affinchè venga illustrato un piano aziendale con date e scadenze certe. Di contro Effe.com (partecipata del Gruppo Feltrinelli e proprietaria dal 2004 dell'immobile in cui sono collocati i locali della Libreria Edison) non ha palesato il proprio progetto relativo al fondo situato in Piazza della Repubblica, che resta vincolato per uso culturale. Tale vincolo riguarda i locali che ospitano attività commerciali a interesse culturale: librerie, cinema, teatri, ecc". "L'Amministrazione Comunale, che si è impegnata a proteggere i locali a interesse culturale della città e a tutelare l'occupazione in un momento di grave crisi, dal canto suo non ha ancora aperto un tavolo di trattative con gli attori dello scenario fiorentino: Feltrinelli e il nuovo arrivato Eataly, che si insedierà nei locali dell'ex libreria Martelli, anch'essi soggetti a vincolo. Ringraziamo tutti i cittadini e gli affezionati - conclude la nota - che in questi mesi ci hanno dimostrato il loro sostegno ed espresso il loro disappunto per una vicenda complicata che ha dimostrato come, nella città di Dante, il Dio Denaro vinca su ogni forma di cultura e pluralità".

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