Palazzo Vecchio. Un minuto di silenzio per i ciclisti vittime della strada

A giorni nell'ambito del progetto DAVID la campagna “Salvaiciclisti” . L'intervento del consigleire speciale alla Bicicletta Giampiero Gallo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2012 18:34
Palazzo Vecchio. Un minuto di silenzio per i ciclisti vittime della strada

Cordoglio a Palazzo Vecchio per la morte recente di una ciclista, Franca Giusti , investita sulle strade della città da un camion della Quadrifoglio. Purtoppo gli incidenti che hanno come vittima un ciclista è un problema ce si ripete. Il Consiglio Comunale sceglie di fermarsi per un minuto di silenzio. "Ancora una volta - ha detto il consigliere speciale per la bicicletta Giampiero Maria Gallo (Pd) - siamo a piangere un ciclista, in questo caso una ciclista, Franca Giusti, morta sabato scorso in zona San Quirico, travolta da un camion della Quadrifoglio.

Ancora una volta vediamo foto di una bici contorta a terra, in uno spasimo che rappresenta la vulnerabilità plastica di un mezzo di trasporto a cui talvolta ci riferiamo come mobilità gentile. Un’altra vita spezzata bruscamente come quelle di Andrea Camporesi 32 anni morto in via Canova travolto da un conoscente lo scorso 12 marzo, Alba Martinez Garcia , studentessa spagnola i cui organi hanno dato vita a quattro toscani, Francesco Mancarella 32 anni giovane architetto pieno di creatività l’11 novembre.

Le indagini - ha aggiunto Gallo- accerteranno le responsabilità: ma non è questo che interessa ricordare qui. Sulle strade fiorentine gli incidenti sono aumentati e sono aumentati quelli mortali. Occorre uno sforzo collettivo per ricordare che quando si guida un mezzo a motore si ha in mano un’arma potenzialmente mortale che non può essere maneggiata ad alta velocità sulle strade e quelle del centro storico in particolare. Se passate da via Ghibellina un qualsiasi giorno incontrerete furgoni e macchine che sfrecciano a velocità, che non sono compatibili non solo con il limite di velocità di 30km/h ma anche con il semplice buon senso, considerando la facilità con la quale un imprevisto si può tradurre in tragedia.

Non può essere con leggerezza utilizzata, parlando al cellulare, mandando messaggini di testo, a velocità elevata o addirittura guidando sotto l’effetto di alcol e di sostanze stupefacenti, ritenendo che poi i risultati tragici siano fatalità. Nel cortile della Dogana c’è una bella mostra sul Progetto David che sottolinea l’impegno dell’Amministrazione per la sicurezza stradale. A giorni lanceremo un messaggio specifico del Progetto David sull’attenzione alle biciclette sulle strade nell’ambito della campagna “Salvaiciclisti” a cui il Comune ha dato adesione.

Il mio appello oggi è quello non solo di dedicare un istante di riflessione a questa vittima, ai ciclisti recentemente scomparsi a Firenze, ma a tutte le vittime della strada. Molte di queste tragedie possono essere evitate con il contributo, l’attenzione e l’impegno di tutti e di tutte."

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