Firenze – Pari o superiore a 500mila euro. È questo il limite di costo complessivo per considerare di interesse strategico regionale un’opera pubblica. A stabilirlo il regolamento attuativo di uno specifico articolo della legge che detta misure di accelerazione per la realizzazione delle opere, tanto pubbliche che private (art 15 bis LR n.35/2011 ndr), su cui le commissioni Ambiente e Infrastrutture, presiedute rispettivamente da Vincenzo Ceccarelli (Pd) e Fabrizio Mattei (Pd), hanno espresso parere favorevole all’unanimità. Nell’articolo della legge, infatti, si demanda al regolamento la possibilità di individuare i limiti di costo e le tipologie delle opere a seguito di una specifica ricognizione effettuata dalla Giunta.
“Il monitoraggio – è stato spiegato in commissione – ha evidenziato che oltre 1600 opere presentano i requisiti di strategicità. La quantità è tale che per qualificare il controllo previsto per legge, porre il limite a 500mila euro riduce il numero delle opere pubbliche senza tuttavia intaccare il loro valore complessivo”. In buona sostanza dalle 1600 censite si passa a circa 770 opere sulle quali il governatore della Toscana Enrico Rossi “può attivarsi con poteri di deroga ed evitare ritardi spesso non sono solo burocratici” hanno evidenziato i presidenti Ceccarelli e Mattei.
“Il limite imposto e il conseguente abbassamento del numero attenua l’impatto amministrativo della legge”. E sul rischio di allungamento dei tempi e blocchi nella realizzazione, Paolo Ammirati (PdL) ha proposto di “alzare il tetto fino a 1 milione”. Una proposta condivisa dalle commissioni e che sarà inviata alla Giunta come raccomandazione. Sul monitoraggio effettuato, invece, la commissione Infrastrutture si riunirà in una seduta ad hoc alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.