Ditta Lonzi di Livorno, prelievi e analisi di Arpat e Protezione Civile

Il Comune dirama alcune misure precauzionali per i proprietari dei terreni circostanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2012 14:59
Ditta Lonzi di Livorno, prelievi e analisi di Arpat e Protezione Civile

“L’incendio scoppiato questa mattina nell’azienda Lonzi Metalli è stato sedato e nell’arco della giornata l’area sarà bonificata e messa in sicurezza”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente Mauro Grassi in apertura della conferenza stampa convocata a palazzo comunale e che ha visto riuniti al tavolo tutti i soggetti titolati a garantire la tutela dell’ambiente e della salute: Comune, Protezione Civile, Arpat, Asl e Provincia. “Ho voluto riunire a questo tavolo – ha detto l’assessore – i soggetti preposti al controllo ambientale per rassicurare la città e dimostrare come, anche di fronte ad un incendio di minime proporzioni, quale quello che si è verificato, sia subito scattato un intervento coordinato che ha visto a fianco dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Comune, Arpat, Asl e Provincia, ciascuno con le proprie competenze”. Arpat è intervenuta con le proprie squadre di tecnici per analizzare i materiali bruciati che risultano materiali disomogenei tra cui anche plastica.

“Un quantitativo comunque – ha rassicurato Stefano Rossi, responsabile del dipartimento di Arpat Livorno – di modeste proporzioni”. Al momento le centraline non hanno registrato alcuna variazione di parametri (ossidi di azoto e zolfo) ma Arpat effettuerà nella giornata con appositi strumenti - a fini cautelativi- campionamenti sulla qualità dell’aria per verificare eventuali tracce di diossina sprigionate dalla combustione dei rifiuti. I risultati saranno resi noti nell’arco di qualche giorno. Controlli sono stati effettuati anche dalla Provincia (rappresentata in sede di conferenza da Andrea Rafanelli, dirigente del settore Rifiuti) , che farà poi tutti gli opportuni accertamenti prima che l’azienda Lonzi riattivi l’impianto.

E controlli sono stati effettuati anche dai tecnici dell’ASL, nelle persone del dott. Mauro Mirabelli e Nunzio Strusi della sicurezza alimentare, per accertare eventuali dispersione di inquinanti sugli alimenti che potrebbero essee interessati dal fall- out. L’assessore Grassi ha colto l’occasione per affrontare la questione delle aziende che trattano rifiuti, come la Lonzi appunto, che si trovano in aree ormai urbanizzate. “Due sono gli obiettivi che ci proponiamo – ha detto – coordinare i controlli sulle aziende che devono stare dentro processi autorizzati e renderli trasparenti.

Ma principalmente rendere l’area più salutare”. “ Occorrerebbe per questo liberare l’area – ha detto- ma la liberazione non è un processo coatto , è una operazione molto complessa e difficile dal punto di vista urbanistico. Su questo il Comune procederà con strumenti adeguati, ma con la volontà di risolvere il problema”.

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