Sabotaggio all’impianto di biogas, Rossi: “Follia terrorismo ambientalista”

Azione di sabotaggio subìta da una società, la Sacra spa, proprietaria di terreni agricoli a Capalbio, che oltre un anno fa aveva presentato un progetto per la realizzazione di un impianto a biogas

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2012 12:52
Sabotaggio all’impianto di biogas, Rossi: “Follia terrorismo ambientalista”

Ieri ignoti sono penetrati nella tenuta e hanno tagliato 14 dei 34 silobag contenenti il raccolto destinato ad essere il combustibile dell’impianto. “Siamo alla follia, al terrorismo ambientalista. Sono profondamente rammaricato. Fatti come questi sono da stigmatizzare con decisione”. Sono le parole con cui il presidente Enrico Rossi ha commentato l’azione di sabotaggio subìta da una società, la Sacra spa, proprietaria di terreni agricoli a Capalbio, che oltre un anno fa aveva presentato un progetto per la realizzazione di un impianto a biogas. “L’ho già detto in altre e diverse occasioni: un imprenditore che chiede di investire secondo le norme e con tutti i pareri tecnici a posto deve poterlo fare” ha proseguito il presidente Rossi, che ha parlato a margine dell’iniziativa organizzata oggi a Firenze dal gruppo consiliare dell’Italia dei Valori sul tema “Il governo del territorio tra sfide e innovazione.

” “Chi investe secondo le regole – ha detto ancora il presidente – deve essere sostenuto. Altrimenti ci condanniamo a non crescere e alla fine anche l’ambiente e il paesaggio sarebbero danneggiati”. Una Toscana non “anti-industrialista”, anzi “amica dell’industria”, ma non per questo meno attenta alla tutela ambientale e paesaggistica: è questo in sintesi il pensiero espresso oggi dal presidente Enrico Rossi nel suo intervento all’iniziativa del gruppo consiliare dell’Idv sul tema “Il governo del territorio tra sfide e innovazione”. “Bisogna stare molto attenti – ha proseguito Rossi – a non attribuire troppo al nostro ambiente naturale e al paesaggio la responsabilità di produrre reddito.

Questo alimenta la rendita e il consumo del territorio. La tutela dell’ambiente e del paesaggio ben si sposa con uno sviluppo industriali sostenibile. La parola chiave per me è crescita, una crescita che abbia caratteristiche di qualità e che sia anche crescita industriale”. Il presidente Rossi ha ribadito quindi la necessità di realizzare infrastrutture più moderne (“bisogna fare la Tirrenica, la Tav, le terze corsie, mettere a posto l’aeroporto”), impianti (“fare gli inceneritori”) e di puntare sulle energie rinnovabili, dall’eolico al biogas alla geotermia.

“Non mi spaventano i localismi e gli effetti Nimby – ha proseguito - ma che ci siano forze politiche che li cavalcano. In fine il presidente , annunciando l’imminente presentazione della revisione della Legge 1 e del Piano paesaggistico ha affermato che “è d’obbligo per la maggioranza trovare un punto di equilibrio su questi temi” e ha invitato le forze politiche a “portare i toni del dibattito sui contenuti programmatici”.

Notizie correlate
In evidenza