E fu così che Cerci divenne l'intoccabile

Il nuovo tecnico, Vincenzo Montella, avrebbe messo il veto sulla cessione del talento romano. Quantità e qualità, sia nel bene che nel male

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2012 11:47
E fu così che Cerci divenne l'intoccabile

Turbolenze sull'Artemio Franchi. Non si tratta del concerto evento dei Litfiba, spostato al Mandela Forum, né del nubifragio sotto al quale il giovane e vincente Bruce Springsteen ha continuato a cantare pezzi eccezionali della musica mondiale come nulla fosse, ricordando a Firenze di avere lo Stadio scoperto.. si parla di altra musica.. andante con vizietto. Si tratta del Calciomercato della Fiorentina: quale? Calma e sangue freddo. L'allenatore è arrivato e si chiama Vincenzo Montella, con una sua storia di grande riguardo, con caratteristiche precise e tanta voglia di 4-3-3.

Certe decisioni dopo due stagioni di caos sono da prendere con la dovuta serenità e quindi lungi dalla piazza mettere pressione al neo DS Pradé piuttosto che a Macià. Certo se poi piace uno come Mandzukic che è in comprensibile ascesa per febbre da europeo, qualche 'mal di pancia' prende un po' a tutti. La Fiorentina non è la squadra che possa permettersi aste milionarie dietro ai 'vip' del momento. Il croato sta facendo un ottimo europeo, portarlo in viola senza che nessuno si intrometta può essere un bel sogno, per ora. Pare che dopo i primi colloqui all'interno del vertice tecnico siano emersi i primi paletti, le prime indicazioni di massima.

Montella avrebbe blindato Alessio Cerci. Il romano, conosciuto dal tecnico, potrebbe tornare utile ai viola e dunque sarebbero state chiuse le porte verso Torino e verso Genova. In partenza invece c'è Vargas la cui storia in declino a Firenze non è certo notizia dell'ultima ora. Era lui l'incedibile della passata stagione, ma non ha saputo confermarsi, nonostante i gravosi impegni e gli infortuni, non ha mai mostrato quel passo in più che lo caratterizzava come l'uomo in più sulla fascia sinistra.

Meglio Pasqual allora, uno che lavora nell'ombra e sul quale si può puntare anche nei momenti di difficoltà. Modesto ed onesto giocatore per un progetto che in linea di massima è scritto con il lapis. E Stevan Jovetic? Ecco le turbolenze. Sembrava si dovesse ripartire dal montrenegrino, invece la strada appare in salita. Calcolatrice alla mano, se fossero concrete le offerte, sarebbe il vero salvadanaio dei viola. Difficile immaginarlo come il 'porcellino' da rompere per costruire una squadra..

però il fair play finanziario si regge su dinamiche precise e se non vendi non puoi comprare. E se fosse lui a voler cambiare aria? Si apre il dibattito: tira più una squadra equilibrata e misurata che possa reggere la presenza di Jovetic senza sfigurare, o una squadra costruita con alcuni punti fermi di valore, ma senza Jovetic? Confermato Cassani a destra, confermato, forse, anche Lazzari. Ma la rifondazione? Si cerca un compromesso per il portiere, c'è da rivedere il reparto difensivo.

Serve qualcuno per sostituire la qualità di Montolivo. Manca un attaccante di peso. Qualche indicazione potrà arrivare nei prossimi giorni, come per i viola così sarà per tutti i club che non sono certo allo shopping sfrenato, ma per una squadra costretta a giocare sui piccoli numeri, a fare di necessità virtù, a dover scovare i nomi buoni prima che finiscano davanti agli occhi di tutti gli altri, ogni giorno in più diventa tutto più complicato.

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