Della Valle e quel plastico rimasto allo studio

Il progetto della Juventus è diventato realtà, fatto lo Stadio vinto lo Scudetto. Per i viola un futuro ancora incerto e tanta voglia di ricominciare a sognare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2012 02:34
Della Valle e quel plastico rimasto allo studio

All'ultima di campionato scatta la contestazione. "I conti si faranno alla fine" lo hanno detto un po' tutti nel bene e nel male nel corso di una stagione travagliata arrivata dopo un periodo di incertezza e di mancate verità. Arriva il tempo poi per gli applausi e per i fischi. Per chi su alcuni campi ha salutato tifosi, maglia e storia con le lacrime e con il groppo in gola e per chi l'ha visto e per chi non c'era e per chi quel giorno lì inseguiva la sua chimera. I cori della Curva Fiesole durante Fiorentina Cagliari sono stati rivolti alla squadra, ad ogni singolo calciatore e dirigente, fino ad affondare sul ''patron'' che non ha retto all'offesa ed ha abbandonato la Tribuna Autorità sotto lo sguardo preoccupato dei vicini di poltrona.

La tifoseria si è divisa, gran parte dell'Artemio Franchi ha difeso il presidente replicando con "Buffoni" a quel gruppo di contestatori. Esasperazione? "Delio Rossi uno di noi" hanno intonato alternandolo al nome di Claudio Ranieri non richiesto alla Società quanto invece il possibile arrivo di Zeman. Della Valle lascia il Franchi per impegni di lavoro che lo chiamano altrove, ma risponderà di quanto accaduto e delle impressioni a caldo su Rai 1 nella trasmissione di Carlo Paris.

"Voglia di ricominciare a sognare" in modo sportivo, pulito, con stile.

Uno stile che i Della Valle hanno cercato di portare a Firenze, ma si tratta di una moda che ha visto poco seguito soprattutto nelle ultime stagioni costellate di errori gestionali e di promesse disattese. Un rapporto che, se da una parte sembra frantumato, appare invece rinsaldarsi nel momento in cui lo Stadio si divide e prende le difese del presidente e di una famiglia che continua ad offrire il proprio contributo per tenere in vita la Fiorentina, seppur navigando con una rotta ed un progetto tutti da definire. Si è presa qualche giorno la Società per concludere i colloqui e definire la nuova strategia con uomini nuovi (non manca l'augurio a Prandelli, 'Cesare', per un buon europeo) che dovranno tirare su una squadra nuova dove, ad oggi, i punti di forza irrinunciabili sembrano essere veramente pochi.

Natali ha dichiarato l'addio, così come ha fatto Montolivo, ma saranno anche altri, probabilmente, a concludere l'avventura che gli ha visti giocare con il giglio sul petto. Una maglia che una volta indosata i resta, però, attaccata addosso, come ha ripetuto anche Vincenzo Guerini alla sua seconda ed ultima giornata da mister traghettatore. Quattro punti in due partite per l'ex club manager, una salvezza conquistata nella piena burrasca, zero reti subite, buone intuizioni nonostante le scarse opzioni in panchina..

promosso dal campo. "La Juventus aveva un progetto, il plastico è diventato uno Stadio, il mio è ancora nel mio studio" dice Della Valle rispondendo così anche alle tante voci sul possibile disinteressamento verso la riqualificazione dell'Area Mercafir di Novoli. Una Firenze pronta a cambiare per l'Amministrazione ed invece ancora troppo immobile per gli investitori? Anche questa partita è lontana dall'essere stata già giocata. Possibili sviluppi sono dunque attesi su più fronti e non mancherà occasione di poter riscontrare nell'ambiente apprezzamento o meno, speranza o rassegnazione, quelle opinioni tecniche che semplicemente vengono definite "amore" per i propri colori per quella passione che da sempre accompagna chi segue il gioco del calcio. AntLen

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