Renzi sfida Bersani, da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi passando da Rignano

La partita si gioca sulle Primarie da rifare ed aggiornare ai cambiamenti in atto nel panorama nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2012 18:32
Renzi sfida Bersani, da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi passando da Rignano

Galeotte furono le Amministrative 2012 con il crollo della destra, lo scontento e le lotte intestine di sinistra e la perdita di voti nelle urne neanche fossero stati i tornelli dell'Artemio Franchi all'ultima partita di un Campionato deludente e già deciso. Una due giorni elettorale che ha visto una alta astensione anche a Rignano Sull'Arno dove, con 1.903 preferenze, pari al 52% dei votanti, il candidato del Pd Daniele Lorenzini è diventato sindaco. "Topo Galileo", al secolo Giuseppe Piero Grillo stavolta l'ha detto come negli anni '80 "E' una cosa pazzesca!" e tutti si sono svegliati.

Quelli che vogliono guardarsi attorno, cercare nuovi alleati o rinforzare i programmi già scritti, oppure rifondarsi e fare autocritica.. parola sconosciuta alla politica degli ultimi anni, ma un buon antidoto alla monotonia del raffreddore che ha costipato i canali della comunicazione tra la base (il volgo) ed i vertici dell'amministrazione pubblica (i volgari?). "Bersani non è legittimato dalle Primarie del 2009" ha tuonato dalle colonne del "Corriere della Sera" Matteo Renzi, sindaco di Firenze e funambolo della cabina elettorale..

dentro o fuori? In bilico. Ma si candida? Adesso si direbbe proprio di sì. La sfida è lanciata a Pier Luigi Bersani che non starà certo a guardare il giovane "scalciante" che tenta di scalare il monte sacro delle divine poltrone. Mentre il PD si interroga tra Bersani e Vendola, ecco agitarsi dunque il vento del cambiamento solleticato dall'ultima tornata elettorale che ha visto la sinistra conquistatrice di feudi rimasti vacanti, ma non convincente su tutti i fronti. Ampi i margini per i nomi "nuovi" e quindi si prospetta una stagione calda di 'idee' e progetti tra primarie di partito o di coalizione.

Lo avevamo intuito dalla Stazione Leopolda, dal libro "Fuori"" ed anche da "Stil Novo" su sfondo rosso in cui Matteo Renzi allunga lo sguardo al futuro cercando il sole dell'avvenire, o semplicemente un colle di Roma. Ma i segnali sono stati diversi non ultima la dichiarazione di voler "Violare il Patto di Stupidità" arrivata a pochi giorni dalla visita del presidente Mario Monti a Firenze. Un Monti chiamato a rispondere indirettamente dell'immobilismo fiorentino dal cantiere del Teatro del Maggio, opera inaugurata per i 150 anni dell'Unità d'Italia, fino all'ultimo lavoro assegnato alla ditta 'X' che il Comune non può pagare pur avendo la disponibilità economica per farlo. La "Macchina Scenica" non è arrivata, ma sembra che sia già in funzione e sono in diversi pronti a salire sul palco, non ultimo l'inquilino di Palazzo Vecchio. AntLen

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