Selex, le Rsu incontrano le istituzioni toscane

Elisa Simoni, assessore al lavoro della Provincia di Firenze:“Gravissimo il silenzio del Governo rispetto al progetto Tetra”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2012 18:29
Selex, le Rsu incontrano le istituzioni toscane

L’Assessore al Lavoro della Provincia di Firenze, Elisa Simoni, ha partecipato questa mattina all’iniziativa organizzata dalle RSU di Fim-Fiom-Uilm di Selex Elsag e Selex Galileo. L’incontro, al quale sono stati invitati rappresentanti di ogni parte politica delle istituzioni locali e regionali, ha avuto lo scopo di avviare un confronto sulle prospettive di Selex Elsag e Selex Galileo del gruppo Finmeccanica, al centro di un piano di fusione che è stato annunciato nelle ultime settimane. Le due aziende contano complessivamente 1.100 lavoratori, senza considerare né l’indotto, né le collaborazioni con il mondo universitario. “Riteniamo gravissimo il silenzio del Governo rispetto al progetto Tetra e a quanto chiesto in merito dalle istituzioni e da alcune forze parlamentari - afferma l'Assessore provinciale al lavoro, Elisa Simoni - Questo è un settore sul quale il nostro Paese dovrebbe puntare in modo significativo attraverso una decisa scelta di politica industriale, che riparta proprio da settori fortemente specializzati”. L’incontro che si è tenuto questa mattina all’auditorium Flog di Firenze è scaturito in seguito all'ultimo consiglio di amministrazione di Finmeccanica, in cui il nuovo Amministratore Delegato Giuseppe Orsi ha prospettato agli azionisti non solo dismissioni di business, riduzione di siti e di investimenti, ma anche la creazione della “Grande Selex”, dalla fusione di Selex Comunication, Selex Sistemi Integrati e Selex Galileo.

"Italia dei Valori è pronta a votare in favore di qualsiasi provvedimento che possa garantire il rilancio della Selex Elsag e della Selex Galileo". Lo ha dichiarato, questa mattina a Firenze, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, che è intervenuto alla tavola rotonda organizzata dalle Rsu e dai Sindacati per discutere del futuro delle due aziende della Provincia di Firenze legate al Gruppo Finmeccanica. Prensenti anche Giuliano Fedeli, Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Manneschi, Vicecapogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana, e Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana. "I problemi economici, giudiziari e finanziari del Gruppo Finmeccanica, lo sappiamo bene, si stanno facendo sentire in maniera sempre più pesante", ha incalzato Evangelisti.

"Ma, in tutte queste importanti realtà produttive della nostra Regione, senza dimenticare AnsaldoBreda, si sconta anche un altro problema di fondo, ovvero la totale assenza del Governo Monti nel cercare di offrire una soluzione a queste vertenze". "Per questo - ha continuato Evangelisti - noi di Idv vogliamo lanciare un segnale forte a tutti i partiti azionisti di riferimento del Governo Monti. Noi di Idv, rispetto a quanto è emerso stamani dall'assemblea dei lavoratori, siamo convinti, e su questo incalziamo le forze che sostengono il Governo, che sia necessario e urgente dare un forte segnale di discontinuità rispetto alle scelte fatte dal Governo Berlusconi prima e dall'Esecutivo Monti oggi". "Quando la politica la finirà di nicchiare e saranno messe in campo strategie certe per il rilancio della Selex Elsag e della Selex Galileo, Italia dei Valori sarà pronta a sostenerle con il proprio voto nelle aule parlamentari.

Per questo invitiamo tutte le forze politiche, specie quelle che sostengono il Governo dei tecnici, a sostenere un piano di rilancio credibile, capace di offrire risposte ai lavoratori, di difendere la produzione degli stabilimenti di Breda e del Gruppo Selex e di respingere il progetto di fusioni degli stabilimenti produttivi in Italia", ha concluso Evangelisti. "Finmeccanica rappresenta ancora un'eccellenza italiana, con ampi margini di sviluppo e un forte credibilità sui mercati nazionali e internazionali: le conseguenze della mala politica dirigenziale cui oggi è sottoposto il Gruppo non possono essere fatte pagare né dai lavoratori, né dai territori, né da una regione, come la Toscana, che subirebbe un danno incalcolabile in termini occupazionali e produttivi".

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