Sicurezza sul lavoro, il mito di Medea e la violenza sulle donne

Sono state tre le manifestazioni dell’8 marzo a Castiglione della Pescaia che hanno coinvolto le scuole, il museo di Vetulonia e la cittadinanza, attraverso una triplice lettura dello stesso tema: la donna tra passato e modernità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2012 16:54
Sicurezza sul lavoro, il mito di Medea e la violenza sulle donne

Sono state tre le manifestazioni dell’8 marzo a Castiglione della Pescaia che hanno coinvolto le scuole, il museo di Vetulonia e la cittadinanza, attraverso una triplice lettura dello stesso tema: la donna tra passato e modernità. Il primo appuntamento è stato quello delle 11.00 alla Scuola Media O. Orsini che ha ospitato un conferenza realizzata per gli studenti sul progetto “Donne che vincono”, un calendario che ritrae e racconta le storie di 12 vittime di incidenti lavorativi al femminile.

I ragazzi, hanno assistito alla proiezione del back stage del servizio fotografico dove, donne di ogni età con menomazioni fisiche avute a causa di tragici incidenti incorsi durante lo svolgimento del proprio lavoro, venivano ritratte insieme alle finaliste del concorso di Miss Italia dalla fotografa Tiziana Luxardo. Sono intervenuti all’incontro il vice sindaco Elena Nappi, il consigliere con delega al sociale Sandra Mucciarini, il presidente Amnil di Grosseto Graziano Campinoti, il preside Adriano Arzilli e una delle protagoniste del calendario Daniela Pimpinelli.

“Questo progetto mira a rendere consapevoli le nuove generazioni dei pericoli nei quali si incorre quando non si rispettano le regole base della sicurezza sul lavoro – spiega Nappi -. L’Amministrazione Comunale si è fatta promotrice della divulgazione di questo progetto al femminile per sensibilizzare le nuove generazioni su un tema che riguarderà il loro prossimo futuro. Prendiamo spunto dalle testimonianze di queste donne, che hanno subito menomazioni, per ricordare a tutti i ragazzi di “vigilare” anche sui genitori ricordandogli, magari, di mettere tutti i giorni le cinture della macchina e di allacciare il casco in motorino.

Piccoli accorgimenti, che possono salvare la vita”. Nel pomeriggio, alle 16.30, al Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, si è svolta la conversazione letteraria con tema “Medea e le altre” tenuta da Simona Rafanelli. Il pomeriggio si è aperto con l’introduzione dell’assessore alle politiche culturali Federico Mazzarello: “Il mito di Medea, descritto in modo contemporaneo, induce di certo a numerose riflessioni nell’ambito della comprensione dell’universo femminile – dice Mazzarello -.

Il mio assessorato ha tutta l’intenzione, grazie alla realizzazione di incontri e manifestazioni nell’ambito della cultura, di avvicinare il più possibile l’arte e la letteratura alle persone che vivono o che scelgono il nostro territorio come luogo di vacanza. In questa direzione, la volontà dell’Amministrazione è forte e decisa, seppur di fronte ai numerosi tagli a cui le finanze del comune sono sottoposte, nel portare avanti progetti legati alla cultura”. Alle ore 21.00, nella sala del Consiglio Comunale, c’è stata la proiezione del documentario “Apri gli occhi” prodotto dalla Provincia di Grosseto, contro la violenza sulle donne.

Alla presenza del vice sindaco Elena Nappi, del consigliere con delega al sociale Sandra Mucciarini, delle rappresentanti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Castiglione della Pescaia, del consigliere Pari Opportunità della Provincia di Grosseto Carmen Klinger, della volontaria Centro Antiviolenza Giovanna Mallarini e dell’istruttore tecniche di autodifesa Fabio Signori si è aperto il dibattito sulla condizione attuale delle donne nella società: “Non siamo ancora sufficientemente tutelate dalle istituzioni e dalla società – sostiene Mucciarini -.

Esistono Ancora ragazze che, per un posto di lavoro, sono costrette a firmare lettere di dimissioni in bianco. Nella vita di tutti i giorni poi, risultano ancora tante le donne che vivono maltrattamenti e disagi all’interno delle mura domestiche: non dimentichiamo che, allo Sportello Antiviolenza di Grosseto, ogni giorno si presentano una media di 6/7 donne per denunciare soprusi. Come consigliere al Sociale, unitamente alla Commissione Pari Opportunità, mi impegnerò perché la condizione femminile sul nostro territorio sia posta in grande risalto visto il contributo che, ogni giorno, le nostre donne danno alla comunità castiglionese”.

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