Bidoni tossici: il Comune di Livorno sollecita una commissione di monitoraggio

Il Sindaco chiede al Prefetto di convocare un tavolo con Capitaneria, Regione Toscana, Enti Locali, Ministeri dell’Ambiente e della Salute, ISS, ISPRA, Arpat e Asl

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2012 23:34
Bidoni tossici: il Comune di Livorno sollecita una commissione di monitoraggio

Livorno, 18 febbraio 2012– L’assessore all’Ambiente del Comune di Livorno Mauro Grassi, in accordo con gli assessori regionali Anna Rita Bramerini (Ambiente e Energia) e Daniela Scaramuccia (Diritto alla Salute), torna a sollecitare nuovamente e con forza l’istituzione di una commissione permanente istituzionale per il monitoraggio e controllo sugli sviluppi della vicenda dei fusti dispersi il 7 dicembre scorso dall’Eurocargo Venezia ( come era stato del resto stabilito nel mese di gennaio all’incontro con il Ministro Clini).

Chiede inoltre al Prefetto di Livorno di fissare in tempi brevi un incontro con la Capitaneria di Livorno, la Regione Toscana, gli Enti Locali, i Ministeri dell’Ambiente e della Salute, ISS, ISPRA, Arpat e Asl Livorno, per fare il punto sulle attività inerenti il ritrovamento dei fusti e per riconfermare e illustrare il piano per il recupero dei fusti tossici dai fondali marini. “E’ proprio a quel Tavolo istituzionale che devono far riferimento tutti i soggetti competenti sulla vicenda – dichiara l’assessore Grassi.

“Riteniamo questo passaggio indispensabile – evidenzia - perché il Comune, e quindi i cittadini, devono essere informati in maniera puntuale e tempestiva su una questione che afferisce al diritto alla salute di ciascuno di noi. Vista la complessità della vicenda – ribadisce l’assessore - è fondamentale che il Comune possa ricevere in maniera ufficiale, trasparente, univoca e non parziale, informazioni sulle operazioni”. "La mancanza di questo Tavolo istituzionale – sottolinea Mauro Grassi - risulta particolarmente evidente in questi giorni in cui si susseguono informazioni, parziali e spesso non aggiornate, sulla situazione di alcuni fusti che sembrerebbero aver perso in mare il proprio contenuto.

Si tratta di informazioni che in questo momento sono sottoposte a verifica da parte degli organi competenti e che non possono essere lasciate circolare senza alcuna verifica puntuale e senza alcuna spiegazione esauriente sugli effetti inquinanti da parte di tutti gli organi competenti ingenerando giuste paure e preoccupazione nei cittadini".

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