39 storie vere della “Toscana rossa” di un tempo

Ne discuteranno domani Renzi, Domenici e Manciulli a Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2012 14:46
39 storie vere della “Toscana rossa” di un tempo

Il consigliere comunale con delega ai trasporti perché autista di scuolabus. L’attivista troppo libertino smascherato davanti alla moglie dai compagni di sezione. L’assessore che ha dubbi sul significato di “deficit”, per non parlare dell’equivoca espressione “capo di gabinetto”. Sono i protagonisti di 39 piccole storie ambientate nella ‘Toscana rossa’ d’altri tempi, episodi divertentissimi soprattutto perché realmente accaduti. A raccoglierli in un libro è stato Lorenzo Becattini, una lunga carriera di amministratore alle spalle, che ne Il nostro primo iPad (Polistampa, pp.

64, euro 6) ha voluto ricordare strappando un sorriso i tempi in cui non c’era molta cultura ma fare politica significava impegno, passione e anche allegria. Il volume sarà presentato a Firenze domani venerdì 20 gennaio alle 18.00 a Palazzo Vecchio in un dibattito sulla politica di oggi e di ieri con sindaco Matteo Renzi, l’eurodeputato ed ex sindaco Leonardo Domenici e il segretario regionale del PD Andrea Manciulli. All’incontro, coordinato dallo scrittore Pier Francesco Listri, sarà presente l’autore.

Il ricavato delle vendite del volume sarà devoluto alla Fondazione Onlus “Il cuore si scioglie”, iniziativa di Unicoop Firenze finalizzata alla promozione delle adozioni a distanza.

IL NOSTRO PRIMO iPad Quando la politica era impegno, Passione, allegria e…divertimento A Meme, “in politica per passione” di Lorenzo Becattini Edizioni Polistampa Introduce e coordina Pier Francesco Listri scrittore Intervengono Matteo Renzi sindaco di Firenze Leonardo Domenici eurodeputato Andrea Manciulli segretario regionale PD Sarà presente l’Autore Venerdì 20 gennaio 2012, ore 18.00 Sala degli Elementi, Palazzo Vecchio Firenze
Le 39 piccole storie ambientate nella Toscana rossa mettono in evidenza le cose che ancora oggi dovrebbero costituire, insieme alle competenze, il sale della buona politica: l’impegno, la passione, l’allegria e, perché no, anche un po’ di divertimento. Questo semplice abbecedario va preso quindi come un antidoto dell’antipolitica corrente, alimentata da troppa litigiosità, e come segno di gratitudine nei confronti di chi, nel tempo, si è impegnato seriamente nella vita politica e istituzionale.

Un modo anche per affermare che non bisogna mai dimenticare le proprie radici per costruire un futuro migliore.

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